Nel primo semestre del 2023 Ecolamp ha gestito in tutta Italia 1.359 tonnellate di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). Nello specifico il Consorzio, che dal 2004 si occupa della raccolta e del riciclo dei RAEE, ha ritirato 633 tonnellate tra piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, apparecchi di illuminazione e pannelli fotovoltaici giunti a fine vita (raggruppamento R4), e 726 tonnellate di sorgenti luminose esauste (raggruppamento R5).
Raccolta RAEE: i numeri di Ecolamp
Rispetto al primo semestre dello scorso anno i dati si mantengono stabili, con un lieve calo dell’R5 e un incremento dell’R4, trainato dai servizi di raccolta RAEE destinati al pubblico professionale che registrano un +14% rispetto al 2022.
Nella raccolta delle sorgenti luminose esauste, raggruppamento storico del Consorzio, tra le Regioni più virtuose c’è la Lombardia con un totale di 157 tonnellate di rifiuti conferiti, seguita dal Veneto e Lazio rispettivamente con 90 e 81 tonnellate avviate a riciclo. L’Emilia-Romagna registra una raccolta di 76, la Toscana ne conta 59, il Piemonte 56. Seguono alcune Regioni del Sud: prima fra tutte la Campania con 30 tonnellate, quindi la Puglia con 29,5. Tra le isole maggiori la Sicilia fa registrare 29 tonnellate di lampadine recuperate e riciclate.
A livello provinciale Latina risulta la più attiva nella raccolta RAEE, con 49 tonnellate, seguita due capoluoghi lombardi: Milano (38) e Bergamo (31). Roma, Torino e Pisa hanno raccolto rispettivamente 27, 26,5 e 26 tonnellate di RAEE R5. Prima tra le Province del Sud è Caserta con 14,5 tonnellate conferite, per le Isole Catania con 12 tonnellate.
Le considerazioni di Ecolamp
“La quantità di rifiuti tecnologici gestiti da Ecolamp nel primo semestre del 2023 mostra un andamento complessivamente stabile”, commenta Fabrizio D’Amico, Direttore Generale di Ecolamp. “L’impegno del Consorzio si conferma quello di contribuire al raggiungimento dei target Europei di raccolta differenziata dei RAEE, grazie all’offerta di servizi accessibili e di qualità, rivolti ai diversi detentori di questi rifiuti. A ciò si aggiungono campagne di informazione e comunicazione per diffondere tra cittadini e imprese, la conoscenza dei comportamenti più corretti e sostenibili in materia”.