La NovelFarm si è conclusa a Pordenone (20 e 21 marzo) con un confronto tra produttori e distributori della IV gamma. Secondo i dati ISMEA, nel 2023, il segmento ha subito una perdita di 4 milioni di kg rispetto al 2022, con una spesa però aumentata dello 0,2 %. Dato interessante dello studio è che la IV Gamma è l’unica categoria ortofrutticola che non ha registrato un aumento inflattivo dei prezzi negli ultimi due anni (tra l’ultimo trimestre 2022 e il terzo 2023 i volumi sono scesi di oltre il 4%).L’analisi di questo dato fornisce la base per il futuro della categoria e conferma la rilevanza strategica del vertical farming.
La IV gamma in crisi
Secondo Claudio Mazzini, responsabile freschissimi di COOP Italia e vicepresidente OI Italia Ortofrutta, la crisi della IV gamma deriva anche dalla difficoltà di produzione causate dagli eventi metereologici estremi e dal cambiamento climatico, due aspetti che si stanno rivelando driver importanti per la diffusione dell’agricoltura in ambiente controllato.
Una sfida che il settore deve vincere secondo Pier Luigi Lauriola, responsabile ortofrutta di Carrefour Italia, è riuscire a comunicare in modo efficace al consumatore i vantaggi del vertical farming, attraverso un packaging chiaro e che si distingua a scaffale.
Investire nel vertical farming è rispondere alle sfide del cambiamento climatico
Pierluigi Giuliano, CEO e founder della vertical farm Agricola Moderna ha dichiarato: “La consapevolezza verso il vertical farming è sempre maggiore. Da quando siamo nati nel 2018, abbiamo registrato un costante miglioramento dei nostri prodotti, sia in termini di qualità sia di shelf life. I consumatori percepiscono immediatamente la differenza tra i nostri prodotti e quelli convenzionali, ne apprezzano la freschezza e soprattutto il gusto. Anche l’andamento del pricing è positivo, anticiclico rispetto alla quarta gamma perché il nostro modello produttivo non è condizionato dal cambiamento climatico e dagli eventi meteo. Inoltre, anche dal punto di vista dei consumi il vertical farming è meno energivoro di quanto si pensi e può avere un’impronta di CO2 molto bassa. Per esempio, il nostro impianto che sorgerà entro la fine del 2024 sarà alimentato a biometano” – conclude Pierluigi – “Sono ottimista sul futuro del nostro settore in cui l’Italia sia sta posizionando, rispetto al resto d’Europa, come uno dei luoghi più avanzati”.
Un’altra condizione per lo sviluppo del settore è che gli operatori inizino a mettere a fattor comune le best practice e a fare sistema con uno spirito associazionistico. Occasioni come NovelFarm sono importanti per confrontarsi sullo stato dell’arte e sulle prossime sfide. Giuseppe Battagliola, presidente di Kilometro Verde ha dichiarato: “È un piacere partecipare a un evento diventato un punto di riferimento importante per il settore dell’agritech e dell’indoor. Le colture in ambiente controllato svolgono un ruolo cruciale nel garantire la sostenibilità e la produttività dell’agricoltura. Investire nel vertical farming significa rispondere alle sfide del cambiamento climatico e della disponibilità idrica, e favorire un uso ottimale dello spazio e del suolo. La nostra vertical farm, Kilometro Verde, grazie a questo innovativo metodo di coltivazione, riesce a produrre e ad offrire ai consumatori, sempre più attenti all’ecosostenibilità, un prodotto di qualità superiore e incontaminato.”
Con queste prospettive di crescita economica e tecnologica, a favore della sostenibilità e della qualità per il consumatore, si è chiusa la quinta edizione di NovelFarm 2024.