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Sei qui:Home»Agevolazioni»“Imprese e Borghi”, un’opportunità sino al 29 settembre

“Imprese e Borghi”, un’opportunità sino al 29 settembre

Di Redazione BitMATUpdated:1 Settembre 2023Lettura 4 Min
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L’incentivo “Imprese e Borghi” offre un interessante supporto economico alle imprese che operino nei borghi destinatari di finanziamenti PNRR

Sino alle ore 18.00 del 29 settembre 2023 sarà possibile presentare domanda presso l’area riservata di Invitalia per ottenere l’incentivo “Imprese Borghi“. L’accesso è consentito attraverso il Sistema di Identificazione Digitale scelto: SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

L’obiettivo è quello dell’avvio o del consolidamento di iniziative imprenditoriali nei territori di 294 comuni assegnatari delle risorse economiche per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati.

In particolare Il Ministero della Cultura, finanziato dall’Unione Europea, punta all’attuazione di Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici nell’ambito del PNRR.

Un primo obiettivo è quello della Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura.

Un secondo obiettivo è la rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale.

Un terzo obiettivo è quello di determinare una certa attrattività dei borghi storici attraverso la rigenerazione culturale e sociale degli stessi.

Protagoniste le micro, piccole e medie imprese, le ditte individuali e le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit e gli Enti del terzo settore.

Il sostegno ad iniziative imprenditoriali rivolte a piccoli borghi storici non mancherà alle micro, piccole e medie imprese. Sia in forma singola che in aggregazione, sia già costituite sia che intendano costituirsi in forma societaria di capitali o di persone.

Tra i destinatari sono contemplate anche le ditte individuali. Nessuna esclusione per le società cooperative.

Entreranno in gioco anche le associazioni non riconosciute, le organizzazioni dotate di personalità giuridica non profit e gli Enti del Terzo settore iscritti o in corso di iscrizione al Registro Nazionale Terzo Settore.

 

Investimenti finanziabili da Imprese e Borghi

Sono finanziabili gli impianti, i macchinari, le attrezzature, gli arredi e mezzi mobili. Nessuna preclusone ai componenti hardware e software. Sostegno anche a brevetti, marchi e licenze. Finanziabili le certificazioni necessarie al progetto da realizzare. E, per la gioia di voglia investire nelle proprie sedi, sono finanziabili opere murarie nel limite del 40% del programma di spesa ammissibili.

Il 50% degli investimenti deve essere in grado di contribuire alla mitigazione dei cambiamenti cimatici.

Capitale circolante finanziabile è costituito dalle materie prime, da servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa e da utenze e canoni di locazioni connesse alle unità locali destinatarie dell’iniziativa imprenditoriale.

Una percentuale di finanziamento elevabile al 100%

Se contributi a fondo perduto sono previsti per un importo di 75 mila euro si può tuttavia giungere alla misura massima del 90% delle spese ammissibili.

Ma tale percentuale è elevabile al 100% nel caso di nuove imprese da costituirsi a seguito del provvedimento di concessione del contributo ed anche nel caso di imprese già costituite e a prevalente titolarità giovanili e/o femminili.

Al fine di assicurare una distribuzione delle risorse in linea con quanto previsto nel PNRR la dotazione finanziaria sarà riservata a soggetti che abbiano una o più unità ubicate o che si impegnino a localizzare una unità locale.

Scaduto il termine di presentazione delle domande, espletata la fase istruttoria e valutativa, fatte le graduatorie, in caso di mancato esaurimento delle risorse finanziarie destinate alle imprese localizzate nei comuni afferenti ai diversi Progetti locali ed entro i massimali definiti per ogni Regione e Provincia autonoma, si provvederà all’assegnazione delle risorse alle imprese, utilmente collocate in graduatoria; nel caso del permanere di risorse finanziarie residue a causa del mancato esaurimento delle stesse si procederà all’assegnazione di imprese di altre regioni, con conseguente scorrimento delle graduatorie, nel rispetto della quota di riparto per il Mezzogiorno previsto dal PNRR

Una importante opportunità dunque per le micro, piccole e medie imprese, le ditte individuali e le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit e gli Enti del terzo settore. Imprescindibile sarà l’ausilio di esperti professionisti per ottenere il finanziamento previsto per chi voglia investire e valorizzare i piccoli borghi d’Italia.

 

Maria Chiara Di Carlo

Per info e supporto è possibile contattare studio.lavecchia@gmail.com

agevolazioni borghi imprese Imprese e Borghi
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