Si chiude il sipario sulla quarta edizione dell’Infrastructure Academy promossa da Hilti Italia in collaborazione con AIS (Associazione Infrastrutture Sostenibili). Una giornata che ha riunito i principali attori del mondo delle costruzioni, delle infrastrutture e della sostenibilità, nella cornice del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa situato negli spazi delle ex officine borboniche, dove furono montate le prime locomotive italiane, e che vanta una collezione unica in Europa. Ad animare l’Academy con un racconto d’eccezione, Federico Buffa, special guest di questa edizione.
Alessandro Savino, AD di Hilti Italia ha introdotto la giornata toccando il tema della “disruptive innovation” e ha ribadito che l’Infrastructure Academy “non è una conferenza ma un’occasione per immaginare e costruire insieme il futuro.” Passando ai dati: “Solo il 30% del tempo in cantiere è realmente produttivo, il settore è ancora poco attrattivo per i giovani, scarsamente inclusivo (12% di donne) e responsabile del 40% delle emissioni di gas serra. Hilti si propone come attore trasformativo, investendo oltre il 5% del suo fatturato in ricerca e sviluppo, puntando su digitalizzazione, connettività, esoscheletri e nuovi modelli di business”.
A seguire, Luca Ferrari, Vicepresidente di AIS ha ribadito che “l’innovazione e la digitalizzazione sono strumenti fondamentali per raggiungere la sostenibilità.” A livello globale si sta verificando un rallentamento su temi ambientali e sociali, evidenziando come l’empowerment femminile, la leadership ambientale e la sostenibilità economica siano oggi meno centrali nel dibattito ma sempre importanti. Secondo il Rapporto 2025 AIS “Il Valore della Sostenibilità” rimandare gli investimenti sostenibili ha un costo considerevole, “soltanto per gli eventi estremi a livello globale si stimano costi per oltre 1000mld di dollari all’anno.”
Presente all’Infrastructure Academy anche Mariateresa Imparato, Presidente di Legambiente Campania, che ha sottolineato il ruolo delle comunità locali e dei territori nella transizione ecologica, ribadendo che l’innovazione deve essere anche sociale e partecipata. Nel corso del suo intervento allha richiamato l’importanza di una visione sistemica che integri ambiente, salute, equità e sviluppo.
I momenti salienti dell’Infrastructure Academy
Prima Roundtable: L’Innovazione nel settore delle costruzioni
Speaker:
- Stefano Susani, CEO di Officine Maccaferri
- Giuliano Faini, Co-Founder di CPT Group
- Denise Po, Innovation Director di Pizzarotti
- Alfonso Fasolino, HSE Manager Business Line Infrastructure di Saipem
- Gian Paolo Melis, AD di TECNE
Grazie al contributo degli speaker, la prima roundtable dell’Infrastructure Academy ha evidenziato un approccio sistemico all’innovazione infrastrutturale, dove resilienza, digitalizzazione e sostenibilità convergono. Le infrastrutture sono state descritte come organismi adattivi, capaci di rispondere alle sfide ambientali e sociali. La progettazione integrata e il BIM emergono come strumenti chiave per una gestione intelligente e interconnessa. L’efficienza energetica e l’uso di materiali riciclati si legano a una cultura aziendale aperta alla sperimentazione. La sicurezza evolve grazie a tecnologie indossabili e comunicazione emozionale. Infine, l’interoperabilità e la visione orientata al ciclo di vita rafforzano il ruolo delle infrastrutture come motore di sviluppo territoriale.
Alfonso Fasolino (Saipem) ha affrontato il tema della sicurezza e della salute nei cantieri, proponendo l’adozione di tecnologie wearable, sensoristica avanzata e l’implementazione di strumenti di IA deep learning: “Saipem si impegna costantemente a migliorare le condizioni di sicurezza, adottando soluzioni tecnologiche innovative a beneficio delle persone come le smart cameras e le hyperharness, che testimoniano l’impegno dell’azienda nel promuovere una cultura della sicurezza evoluta e proattiva. Saipem è impegnata da oltre 15 anni anche in attività di comunicazione emozionale su tematiche di salute e sicurezza attraverso l’utilizzo di strumenti non convenzionali come il teatro e il cinema, modalità di comunicazione divenute un nostro tratto distintivo.”
Special Guest: Federico Buffa
Federico Buffa, celebre storyteller e icona della telecronaca sportiva italiana, ha incantato la platea dell’Infrastructure Academy con un racconto teatrale e storico sull’innovazione, intrecciando le storie di Dick Fosbury, Sara Simeoni e Steve Jobs. Tre “ingegneri” del gesto, del coraggio e del pensiero che hanno cambiato il mondo con atti controintuitivi. Buffa ha chiuso con l’immagine della Terra vista dalla Luna, scattata nel 1968, simbolo della nascita della coscienza ambientale.
Seconda Roundtable: La sostenibilità delle infrastrutture attraverso l’innovazione
Speaker:
- Fabio Pigliacampo, Head of Group Reporting and Financial Analysis, Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane
- Andrea Fanelli, Responsabile Centro di Competenza Infrastrutture di Trasporto
- Lorenzo Orsenigo, Presidente di AIS
- Andrea Polli, AD di ARX Smart Minds
- Alice Matteucci, Sustainability Manager di Hilti Italia
Fabio Pigliacampo (Gruppo FS Italiane) ha condiviso all’Infrastructure Academy alcuni dettagli del Piano Strategico 2025 – 2029 del Gruppo FS, che “prevede 100 miliardi di investimenti per una mobilità sempre più integrata, sostenibile e tecnologicamente avanzata. La nostra visione non riguarda solo l’Italia, ma anche l’Europa, con l’obiettivo di collegare con l’Alta Velocità città come Parigi, Londra e Berlino. Inoltre, attraverso l’implementazione di soluzioni digitali, vogliamo plasmare il futuro del trasporto ferroviario, puntando su qualità e crescita sostenibile.” Sviluppo dell’infrastruttura, crescita internazionale, migliore esperienza di viaggio, sostenibilità e innovazione sono le principali linee guida strategiche del Gruppo FS, che di recente ha visto nascere FS Energy, con l’obiettivo di rendere l’approvvigionamento energetico più sostenibile ed economico e accelerare la decarbonizzazione del Paese favorendo la transizione energetica.
La sostenibilità infrastrutturale durante la seconda roundtable dell’Infrastructure Academy è emersa come tema centrale, declinata attraverso investimenti responsabili, progettazione circolare e obiettivi climatici ambiziosi. I progetti vengono valutati non solo per la loro efficacia tecnica, ma anche per l’impatto sociale e ambientale generato.
“Le infrastrutture sono al centro della transizione ecologica e digitale e rappresentano un moltiplicatore di competitività e benessere”, ha affermato il presidente di AIS Lorenzo Orsenigo. “Eventi come Infrastructure Academy costituiscono il DNA di AIS – ha sottolineato – e consolidano il dialogo con imprese, istituzioni e comunità, condividendo la convinzione che non può esserci sviluppo senza sostenibilità. La sfida è chiara: “O saremo sostenibili o non saremo”. Per questo l’Associazione promuove un approccio integrato che unisce inclusione sociale, economia circolare, stakeholder engagement e innovazione”.
La progettazione integrata si apre alla rigenerazione dei materiali e alla riduzione dell’impronta ecologica. Le aziende si impegnano verso il Net Zero, investendo in ricerca e accompagnando i clienti in percorsi di trasparenza e servizio. Insieme, questi interventi delineano una visione infrastrutturale orientata al futuro e al bene comune. Anche per la Cassa Depositi e Prestiti la sostenibilità è un criterio centrale nella valutazione dei propri investimenti, affiancando al ritorno economico anche l’impatto ambientale e sociale. I settori coinvolti includono trasporti, difesa e agricoltura, con particolare attenzione alla resilienza climatica e alla mobilità pubblica. Per le infrastrutture stradali, CDP richiede studi che dimostrino il decongestionamento e i benefici ambientali. Ogni progetto deve rispettare i parametri della politica di investimento sostenibile per poter essere finanziato.
Ha concluso Luigi Ancona, Sales Director di Hilti Italia, tracciando un bilancio positivo della quarta edizione dell’Infrastructure Academy e sottolineando che “le Academy generano valore se, dal giorno successivo, stimolano crescenti sinergie per realizzare una visione comune. Infrastrutture e progresso sono fortemente connessi; realizzare progetti per la collettività, lungimiranti e nel rispetto dell’ambiente, è possibile solo facendolo insieme”.