La direttiva 2023 obbliga ora i proprietari dei diversi edifici ad intraprendere interventi di riqualificazione energetica. Un obbligo che investe anche il Bonus 110.
Tre sono le direzioni in cui si muove la direttiva:
- Raggiungere entro il 1° gennaio 2030 la classe energetica “E” per gli edifici e le unità immobiliari residenziali
- Classe energetica “D” da realizzare entro il 2033
- Zero emissioni entro il 2050.
Ma come agevolare le spese necessarie all’esecuzione dei lavori sugli immobili? Soprattutto i proprietari dei diversi edifici sono incentivati ad eseguire fin da subito i lavori per risparmiare sulle spese.
Allo stato attuale oltre al “Superbonus 90%” si può fare ricorso all’Ecobonus e al Bonus ristrutturazione 50%.
Il nuovo Superbonus 90%
L’incentivo si applica alle spese di realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica. Per applicarlo è necessario che l’edificio ottenga un miglioramento di almeno due classi energetiche.
Dal 16 febbraio 2023 una possibilità per i nuovi interventi è la classica detrazione in fase di dichiarazione dei redditi.
Vi è inoltre la possibilità per le imprese che realizzano lavori con il Superbonus, e che abbiano problemi di liquidità, di accedere alle garanzie SACE, per i cosiddetti “prestiti ponte”.
Per gli interventi già avviati al 17 febbraio si potrà ancora usufruire del Superbonus in tre modi diversi.
- Direttamente, entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi. In tal caso viene ripartita in 4 quote annuali di pari importo.
- Con lo sconto in fattura, optando per un contributo anticipato sotto forma di sconto praticato dai fornitori dei beni o servizi;
- Con la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari;
Possono usufruire del Superbonus condomini, persone fisiche che detengano l’immobile oggetto di intervento, istituti autonomi di case popolari, cooperative, onlus, associazioni e società sportive dilettantistiche, i soggetti IRES nella sola ipotesi di partecipazione alle spese per interventi trainanti, effettuati sulle parti comuni, in edifici condominiali. Per soggetti IRES si intende quelli passivi dell’Imposta sul Reddito delle Società, come le società di capitali, gli Enti pubblici e gli enti privati diversi dalle società e simili.
Bonus 110% nel 2023: ancora possibile
In virtù del Decreto Aiuti Quater convertito in Legge e secondo la Legge di Bilancio 2023 in vigore dal 1 gennaio 2023 si può usufruire del Superbonus al 110%, con detrazione piena, nei seguenti casi:
- Se i lavori sono stati effettuati su immobili unifamiliari fino al 31 marzo 2023. A condizione che al 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento finale presentato da progetto.
- Quando siano stati effettuati su condomìni purché la CILA sia stata presentata entro il 31 dicembre 2022.
- Per interventi effettuati da IACP e cooperative l’agevolazione è al 110% fino al 31 dicembre 2023, ma a condizione che entro il 30 giugno 2023 i responsabili abbiano dato luogo almeno al 60% dell’intervento.
- Per gli interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici se l’istanza di acquisizione del titolo abilitativo è presentata entro il 31 dicembre 2022.
Sconto in fattura
Cessione dei crediti di imposta e sconto in fattura: stop per gli interventi avviati dopo il 17 febbraio 2023? Restano invece esclusi alcuni tipi di interventi dallo Stop.
Possono ancora fruire della cessione dei crediti di imposta e dello sconto in fattura gli interventi per cui:
- Risulti presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA);
- Risulti adottata la delibera assembleare (per gli interventi effettuati dai condomini) che ha approvato l’esecuzione dei lavori;
- Risulti presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo (per gli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici);
- Risulti presentata la richiesta del titolo abilitativo, ove necessario.
- Risultino già iniziati i lavori ove non sia prevista la presentazione di un titolo abilitativo;
- Risulti regolarmente registrato il contratto preliminare ovvero sia stato stipulato il contratto definitivo di compravendita nel caso di acquisto di unità immobiliari;
In definitiva è ancora possibile osare il Superbonus 110% con cessione dei crediti di imposta e sconto in fattura in determinati casi. Occorre dunque tenere bene gli occhi aperti circa le eccezioni previste nel 2023 e rimanere sempre aggiornati per poter fruire nel 2023 delle super agevolazioni green.
Maria Chiara Di Carlo