L’acciaio inox è un materiale utilizzato per gli impianti presenti in ogni fase della filiera nel settore Oil&Gas (e non solo) – dall’esplorazione alla raffinazione, fino alla distribuzione – per la sua resistenza meccanica, la durabilità, la resistenza alla corrosione e la sua versatilità. Secondo Eurofer, il consumo di acciaio nell’Unione Europea dovrebbe crescere del 4,1% nel 2025, sostenuto dalla necessità di ristoccare le scorte dopo anni di riduzione. A fronte di questa ripresa attesa, il settore europeo affronta sfide legate agli elevati costi energetici, all’inflazione persistente e alle tensioni geopolitiche, che potrebbero influenzare la competitività e la disponibilità di questa materia prima. Come prepararsi ad eventuali sali e scendi in un comparto in cui l’acciaio è essenziale?
“La risposta sta nel trovare soluzioni alternative sul territorio in grado di supportare l’ecosistema industriale italiano” – afferma Paolo Grimaldi – Managing Director della BU Nickel plating del Gruppo Argos ST – “ci troviamo spesso a lavorare per aziende del settore che ci chiedono di abbattere i costi, e grazie al trattamento di nichelatura chimica riusciamo a lavorare anche materiali meno nobili garantendo le medesime performance dell’acciaio inox, ma con un risparmio in termini economici”.
Dall’acciaio inox alla lavorazione di metalli meno nobili: l’esperienza di Argos ST
La nichelatura chimica è un trattamento superficiale che consiste nel depositare uno strato di nichel (o lega di nichel e fosforo) sulla superficie di un oggetto, senza l’utilizzo di corrente elettrica. Questo processo avviene tramite una reazione chimica che produce un rivestimento uniforme e resistente che consente, inoltre, di migliorare le prestazioni di metalli meno nobili garantendone durezza, uniformità, protezione contro la corrosione e resistenza all’attrito. Le performance che si ottengono sono comparabili a quelle dell’acciaio inox, ma con il vantaggio di una migliore gestione economica.
La lavorazione effettuata da Argos ST può prevedere dei pre-trattamenti, come la sabbiatura che serve per preparare le superfici metalliche e renderle pulite e omogenee, seguita da eventuale “protezione a disegno” e, per finire, un trattamento di nichelatura chimica ad alto tenore di fosforo. Un processo applicabile su componenti di piccole e grandi dimensioni e materiali diversi che garantisce al Gruppo di rispondere in maniera rapida e dinamica alle diverse esigenze aziendali, con un occhio di riguardo a costi e efficienza.
“La capacità di rispondere in maniera rapida alle esigenze dei diversi settori industriali, andando a supportare le imprese nella gestione ottimale delle risorse, diventa oggi più che mai un aspetto cruciale per il comparto industriale; il tutto unito da un’elevata competenza tecnica in grado di garantire affidabilità e qualità. Oggi più che mai è infatti importante creare un ecosistema collaborativo funzionale tra piccole e medie imprese del territorio per rendere sempre più competitiva e indipendente l’intera filiera italiana” conclude Paolo Grimaldi.
Il mercato attuale dell’acciaio inox
Secondo Eurofer, l’associazione dell’industria siderurgica europea, il consumo di acciaio inox nell’Unione Europea sta vivendo un periodo di difficoltà, con un calo previsto per il quarto anno consecutivo nel 2025. Le importazioni continuano a crescere, esercitando pressione sui prezzi e riducendo la redditività delle acciaierie europee, mentre si aprono nuove vie sostenibili.
Ecco alcuni punti chiave:
- Calo del consumo:
Eurofer prevede un calo dello 0,9% nel consumo di acciaio nell’Unione Europea nel 2025, che segnerebbe il quarto anno consecutivo di contrazione.
- Importazioni in aumento:
Le importazioni di acciaio continuano a crescere, raggiungendo quote storicamente elevate, contribuendo alla pressione sui prezzi e alla riduzione della redditività delle aziende europee.
- Richiesta di misure:
Eurofer sollecita l’Unione Europea ad adottare misure per proteggere l’industria siderurgica europea, tra cui la proroga della salvaguardia Ue e l’implementazione di nuove misure di protezione.
- Preoccupazioni per il futuro:
Eurofer mette in guardia sui rischi per la produzione europea di acciaio e per le relative catene di valore della tecnologia pulita, sottolineando l’importanza di un’azione urgente a livello dell’UE per garantire la prosperità del settore.
- Preoccupazioni per i costi energetici:
Eurofer sottolinea l’importanza di includere i prezzi dell’energia tra le priorità del nuovo ciclo politico UE e chiede di essere coinvolta nella definizione delle azioni relative al pilastro Energia del Clean Industrial Deal.
In sintesi, il settore siderurgico europeo sta affrontando sfide significative, con un calo della domanda interna e una crescente pressione delle importazioni, richiedendo interventi urgenti da parte dell’Unione Europea per garantire la competitività e la sostenibilità del settore.