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Sei qui:Home»Sostenibilità»Il “caro energia” mina la competitività delle imprese

Il “caro energia” mina la competitività delle imprese

By Redazione BitMATUpdated:27 Febbraio 20256 Mins Read24 Febbraio 2025
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Assolombarda e caro energia: “Disaccoppiare il prezzo di gas e energia elettrica, velocizzare il rilascio dei permessi sulle rinnovabili, puntare su idrogeno e nucleare moderno”

Milano, Assolombarda Le imprese al centro della Transizione Energetica. Con Alessandro Spada e Alberto Dossi

“Le imprese al centro della transizione energetica: strumenti, sfide e prospettive”, iniziativa di Assolombarda per sottolineare l’impegno, tra l’altro, nel contrastare la problematica attuale del caro energia.

Istituzioni nazionali, enti gestori dei servizi energetici, autorità di  regolazione e imprese a confronto, questa mattina, sul tema transizione energetica: nell’ambito  dell’incontro “Le imprese al centro della transizione energetica: strumenti, sfide e prospettive”, tenutosi nella sede di Assolombarda, è stato fatto il punto

  • sul tema dell’efficientamento energetico,
  • sul percorso di decarbonizzazione in atto,
  • oltre che sugli strumenti messi a disposizione  delle imprese
  • e sul contesto regolatorio.

All’iniziativa, oltre al presidente Alessandro Spada e al vicepresidente con delega alla Transizione Ecologica, Alberto Dossi, sono intervenuti il presidente dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, Stefano Besseghini, e il presidente del  Gestore Servizi Energetici, Paolo Arrigoni.

Anche le imprese sono state protagoniste dell’incontro

Alla  tavola ritonda hanno partecipato Filippo Bonaccorsi (Direttore Public Affairs, A2A), Cecilia Gatti (Executive Director Institutional Affairs, Snam), Claudio Fiorentini (Responsabile Affari Istituzionali  Lombardia, Enel), Simone Nisi (Direttore Affari Istituzionali, Edison), Francesca Paludetti (Chief Corporate Development Officer, Sapio), Michele Pizzolato (Head of Regulatory Affairs, Eni Plenitude),  Luca Prosdocimi (Head of Power Trading & Origination, Nadara).

L’appuntamento è stato l’occasione per commentare i più recenti trend legati al caro energia, oltre che per condividere le nuove opportunità connesse ai consumi attraverso impianti per la  produzione di energia rinnovabile o comunità energetiche. I dati del Centro Studi di Assolombarda,  del resto, hanno confermato che la quotazione del gas naturale europeo continua a crescere e,  addirittura, risulta raddoppiata negli ultimi 12 mesi, superando la soglia dei 50 €/MWh a fine gennaio. Un incremento che, inevitabilmente, si è riverberato sul costo dell’energia elettrica a causa del meccanismo di formazione del prezzo che lega inscindibilmente il costo delle due commodities.

In particolare, in Italia, dove il ricorso al gas è più accentuato rispetto ad altre aree del continente  europeo, l’energia elettrica è costata a gennaio 2025, in media, 143,03 €/MWh mentre Spagna,  Francia e Germania hanno pagato rispettivamente il 32%, il 29% e il 20% in meno.

Quello dell’aumento dei prezzi non è il solo tema al quale l’iniziativa odierna ha riservato una  particolare attenzione: si è discusso anche dell’obiettivo, stabilito dall’Unione europea, di ridurre le  emissioni di CO2 da -40% a -55% al 2030. Con il pacchetto di misure “Fit for 55” la normativa in materia di clima ed energia, inoltre, viene recepita la prospettiva di tendere alla neutralità climatica entro il 2050.

“Oggi le nostre imprese pagano una delle bollette più alte del mondo, un’emergenza – partita già prima  dello scoppio della guerra in Ucraina – che è ormai diventata strutturale – ha dichiarato Alessandro  Spada, Presidente di Assolombarda – Soluzioni ce ne sono, vanno attuate. Dobbiamo disaccoppiare il prezzo del gas e il prezzo dell’energia elettrica, fare acquisti comuni europei, puntare sui rigassificatori e velocizzare il rilascio dei permessi sulle rinnovabili. E poi, lo dico da anni ormai, puntare seriamente e concretamente sul nucleare moderno, una fonte pulita, continua e sostenibile che ci permetterà – insieme alle altre fonti come le rinnovabili – di avere una bolletta competitiva e di sostenere il grande fabbisogno energetico legato alle nuove tecnologie. È necessario, però, lavorare sul tema culturale e di  accettabilità di tutte le soluzioni energetiche: superiamo la logica del “no” e del Not In My BackYard.  Solo in questo modo riusciremo a fare quegli investimenti per mettere le imprese nelle condizioni di  competere ad armi pari sui mercati internazionali centrando gli obiettivi di decarbonizzazione”. 

“L’obiettivo che, come Assolombarda, ci siamo posti in questi anni è stato quello di aiutare le nostre  imprese in questa difficile congiuntura economica, caratterizzata da un incremento considerevole del caro energia e dall’avvento della transizione ecologica – ha aggiunto il vicepresidente Alberto  Dossi -. Continuiamo a essere al loro fianco per rendere le nostre realtà industriali più competitive,  supportandole concretamente nel percorso teso a diventare autonome nel consumare energia e,  quindi, sostenibili. Investire in rinnovabili per l’autoconsumo o per la condivisione di energia e fare  efficienza energetica sono solo alcune delle scelte operate, oggi, da molte imprese per pianificare  nuove traiettorie di sviluppo. Si tratta di un traguardo a cui tutte le aziende devono ambire per  beneficiare, nel lungo periodo, degli impatti positivi sulla redditività e sulla qualità produttiva. Ricordo,  infatti, che vanno coniugati target ambientali, economici e sociali per mantenere la competitività”.  

In quest’ottica, Assolombarda ha dato vita, in questi anni, a un portale dedicato alla transizione  energetica: l’obiettivo della piattaforma è quello di orientare le imprese verso nuovi strumenti,  metodologie e fonti sollecitati da questa fase significativa di cambiamento, oggi focus dell’iniziativa.

 

Power Purchase Agreement (o PPA)

Tra gli strumenti trattati durante l’incontro, il Power Purchase Agreement (o “PPA”): un mezzo messo  a disposizione delle imprese per ottenere una maggiore stabilità di fronte alla volatilità dei prezzi e  favorire il ricorso al project financing per sostenere, in assenza di incentivi, lo sviluppo degli impianti  rinnovabili per un approvvigionamento energetico efficiente e sostenibile. Lo studio Assolombarda Elemens conferma che, nel 2024, sono circa 1 GWh di PPA contrattualizzati a livello nazionale, anche  se a livello europeo la leadership è ancora appannaggio di Germania e Spagna.

 

Nuovi approcci

Sono stati oggetto del dibattitto anche nuovi approcci adottati da molte imprese: è il caso delle  comunità energetiche rinnovabili, che consentono la condivisione di energia pulita prodotta dai  partecipanti. Ma non solo: aziende sono diventate produttrici di energia finalizzata all’autoconsumo  anche a distanza. CER e autoconsumo sono stati oggetto di approfondimento nei documenti di  Assolombarda-RSE, che mirano a rendere le aziende meno esposte ai rischi dovuti dalle fluttuazioni  di prezzo e a partecipare alla transizione energetica, contribuendo all’installazione di nuova potenza  rinnovabile che, in vista del 2030, deve contare 131 GW.

 

Nuove fonti

L’iniziativa promossa di Assolombarda è stata anche l’occasione per fare un punto della situazione  sullo sviluppo di nuove fonti. D’altra parte, assistiamo alla ripresa del ragionamento sul contributo  del nucleare, oltre che allo sviluppo di nuovi vettori. È il caso dell’idrogeno che, anche grazie ai recenti  bandi legati al PNRR, sta proponendo un modello di crescita sicuro e sostenibile nella cui filiera sono  coinvolte anche piccole e medie imprese altamente specializzate. Si tratta di un vettore ad alto  potenziale strategico per raggiungere la decarbonizzazione e la sicurezza energetica: lo si può, infatti,  produrre, immagazzinare e utilizzare in sicurezza in diversi contesti e, in particolare, ricorrendo alle  “Hydrogen Valley”, i distretti finanziati dall’Unione europea. Recentemente la pubblicazione della  strategia nazionale Idrogeno ha delineato i principi per lo sviluppo di questo settore di cui  Assolombarda, in collaborazione con H2IT, ha illustrato tutti passi compiuti con una focalizzazione  sul potenziale legato al nostro territorio.

“Grazie alla preziosa combinazione di strumenti, metodologie e nuove fonti – conclude il vicepresidente Alberto Dossi – l’impresa, con Assolombarda al suo fianco, ha la possibilità di essere protagonista della  transizione ecologica per dischiudere le potenzialità del nostro tessuto produttivo”.

 

Assolombarda caro energia transizione energetica
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