La produzione di etichette realizzata con carta riciclata al 100% è un passo importante verso la sostenibilità ambientale nel settore dell’identificazione automatica. Questo programma, progettato per ridurre fino al 20% le emissioni di carbonio, riduce anche il consumo di acqua ed energia durante il processo produttivo. Ciò rientra nella strategia globale SATO Europe GmbH, volta a condurre il settore dell’identificazione automatica delle merci verso pratiche sostenibili che si estendono ben oltre l’etichettatura.
SATO nel 2023 ha investito il 3% del fatturato in ricerca e sviluppo. Oggi è fortemente impegnata nella Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR) e nella governance sociale e ambientale (ESG). Ha infatti definito un piano di attività coerente con i seguenti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: SDG 7- Energia Pulita e Accessibile, SDG 9 – Imprese Innovazione e Infrastrutture, SDG 12 – Consumo e produzione responsabili, SDG 13 – Azioni per il clima, SDG 15 – vita sulla terra. La holding ha anche fissato obiettivi a medio e lungo termine per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica dell’intero gruppo, che entro il 2030 devono essere dimezzate rispetto al 2016.
Etichette semplificate e sostenibili
L’introduzione di etichette prodotte con carta riciclata va a migliorare il Programma Europeo per i Consumabili (ECP) nato nel 2021 con l’obiettivo di adottare un sistema produttivo e di packaging orientati alle esigenze di semplificazione dei processi e riduzione dei tempi e costi di inattività dei clienti. In questo contesto l’azienda, in stretta collaborazione con i suoi partner commerciali, ha identificato le tipologie e i quantitativi di etichette maggiormente richiesti e definito un portafoglio d’offerta che garantisca una maggior flessibilità negli ordini e una costante riduzione degli sprechi. Sono pertanto acquistabili direttamente dal produttore anche quantitativi relativamente esigui, si parte da un minimo di 2.400 etichette. La nuova iniziativa pone maggiore enfasi sulla sostenibilità e sugli impegni per mitigare l’impatto ambientale, mantenendo comunque tempi di consegna rapidi e sconti basati sul volume.
“Questa iniziativa si allinea perfettamente con l’impegno di SATO verso i principi di responsabilità sociale d’impresa (CSR), ambientali, sociali e di governance (ESG), nonché con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) stabiliti dalle Nazioni Unite. Mi preme inoltre sottolineare che SATO non ha ricaricato e non ricaricherà i costi aggiuntivi per la produzione di etichette sostenibili su partner e clienti. Non ci stiamo semplicemente adattando a una tendenza del mercato: stiamo definendo lo standard per quello che dovrebbe essere il futuro del settore. Ogni etichetta può essere una dichiarazione ambientale, basta volerlo”, afferma Laurent Lassus, Direttore Generale di SATO Europe.
“Uno dei molti motivi di successo di SATO è la flessibilità, che rimane al centro del nostro programma ECP. I consumabili del programma sono prodotti e immagazzinati in Europa, proprio per questo i clienti possono ordinare anche solo una singola scatola. L’idea di fondo è quella di rendere semplice e non onerosa, anche per l’impresa più piccola, l’accesso a pratiche davvero sostenibili”, afferma Domenico Cianferri, branch manager di SATO Italia, “pensiamo in particolare alla vendita di alimenti e abbigliamento al dettaglio o tramite e-commerce, o alle piccole e medie imprese del settore chimico-farmaceutico e manufatturiero, fra cui vetrerie e/o produttori di componentistica specializzata che devono garantire il tracciamento dei loro prodotti sul mercato”.