La piattaforma PlasticFinder – l’“Amazon delle materie plastiche” che nel corso del 2022 ha rivoluzionato il mercato lanciando i protocolli denominati Certified Recycled Plastic e Certified Plastic Byproduct – è diventata un caso di studio della POLIMI Graduate School of Management. A redigerlo sono stati cinque executive MBA, rispettivamente Alberto Burzio, Carlo Piredda, Filippo Poletti, Andrea Riva e Davide Squizzato, nel “project work” dal titolo “PlasticFinder, un caso di successo di rivoluzione disruptive nel mondo della plastica”.
Dall’economia lineare a quella circolare, la spinta decisiva di PlasticFinder
Il lavoro dei manager della business school si è articolato in diverse parti dedicate, rispettivamente, alla vision, alla mission e al purpose di PlasticFinder, allo sviluppo dell’economia circolare, all’analisi del mercato della plastica in Europa, all’analisi esterna e interna di PlasticFinder sulla base del modello di Michael Porter e della catena del valore, alla cosiddetta SWOT analisi (con l’individuazione dei punti di forza e delle opportunità) e, infine, a quella strategica.
“Si potrebbe affermare”, scrivono i cinque executive MBA, “che il modello di produzione lineare “prendere-produrre-buttare” della prima rivoluzione industriale si sia avvalso del commercio senza scrupoli come arma per fare una guerra involontaria al pianeta. Fortunatamente oggi vediamo molti leader del mondo delle imprese e delle società sposare le aspirazioni dell’economia circolare “dalla culla alla culla”, e applicarne i principi per spingersi oltre il semplice fatto di ridurre, minimizzare ed evitare gli sprechi, fino ad avvicinarsi allo stato dei sistemi naturali, nei quali non esiste alcuno spreco. L’economia “circolare” promossa da PlasticFinder offre una valida alternativa, proponendo il passaggio dai modelli tradizionali “lineari” di fare business a quelli improntati alla circolarità. In ambito B2B, Plasticfinder svolge oggi un ruolo esemplare, operando come piattaforma di trading e offrendo servizi commerciali per lo scambio di polimeri e additivi, con particolare riferimento ai prodotti riciclati”.
Anche dal PNRR nuovo slancio alla sostenibilità promossa da PlasticFinder
“Il mercato della plastica circolare”, proseguono Alberto Burzio, Carlo Piredda, Filippo Poletti, Andrea Riva e Davide Squizzato, “è destinato ad avere un ulteriore sviluppo. Tra i fattori legati al contesto attuale c’è la guerra in Ucraina iniziata nel 2022, che ha determinato l’incremento dei costi energetici con un forte impatto sullo scambio delle materie plastiche di prima scelta”.
Un ulteriore fattore è rappresentato dalla transizione ecologica promossa dal progetto Next Generation EU nell’ambito del piano pluriennale 2021-2027 di ricostruzione dell’Europa, lanciato durante la pandemia da Covid-19. Come indicato nella seconda Missione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per sostenere la rivoluzione verde e la transizione ecologica sono previsti investimenti per un totale di 59,47 miliardi di euro. Tra i progetti finanziati ci sono quelli legati all’economia circolare per il trattamento e il riciclo dei rifiuti provenienti da filiere strategiche come le apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE, inclusi pannelli fotovoltaici e pale eoliche), l’industria della carta e del cartone, il tessile e, appunto, le materie plastiche scambiate su PlasticFinder, affermatosi tra il 2016 e il 2022 come una piattaforma indispensabile per la vendita e l’acquisto di materie plastiche riciclate (le cosiddette “materie prime seconde” o “MPS”) in modo semplice, sicuro.
Acque minerali in bottiglie di plastica riciclata al 100%: la soluzione di PlasticFinder
Tappa importante per lo sviluppo del mercato circolare delle materie plastiche sarà la vendita nel 2025 delle bottiglie di acqua minerale prodotte in Italia con plastica riciclata al 100%, come dichiarato nel corso del 2022 da grandi aziende del settore del beverage.
“Grazie al QR code e alla tecnologia basata sulla blockchain sviluppata da PlasticFinder con il protocollo Certified Recycled Plastic”, scrivono Alberto Burzio, Carlo Piredda, Filippo Poletti, Andrea Riva e Davide Squizzato, “i consumatori potranno conoscere la vita della plastica. Nel caso in cui dovesse diventare obbligatorio il rilascio ai consumatori della certificazione relativa alla plastica impiegata, PlasticFinder rappresenterà il partner ideale per tante aziende”.
Un vero onore essere studiati dalla Business School
“Siamo veramente onorati che la nostra impresa sia diventata oggetto di studio della business school”, sottolineano dal capoluogo lombardo Stefano Chiaramondia e Riccardo Parrini, rispettivamente Presidente e CEO di PlasticFinder, citata nel libro “MBA Power: innovare alla ricerca del proprio purpose”. “Con Certified Recycled Plastic e Certified Plastic Byproduct, PlasticFinder intende diventare il “first mover” per i servizi di tracciabilità delle materie plastiche. Come spiegano bene Alberto Burzio, Carlo Piredda, Filippo Poletti, Andrea Riva e Davide Squizzato nel project work, ciò che non è misurabile non è migliorabile: la nostra azienda vuole mettere a disposizione degli operatori e dei consumatori finali strumenti che permettano di promuovere sempre di più lo sviluppo sostenibile”.