“Finalmente ci siamo. Il decreto attuativo delle Comunità Energetiche Rinnovabili è quasi pronto e sarà pubblicato nelle prossime settimane”. Lo annuncia il viceministro all’Ambiente e Sicurezza energetica Vannia Gava al Consumers’ forum in corso a Roma.
“Il percorso è stato articolato poiché è stata necessaria una lunga consultazione con ARERA oltre ad un partecipato confronto pubblico conclusosi nel dicembre scorso, che ha definito il contingente di 5GW e le quantità e modalità di calcolo. Ma posso dire oggi con ottimismo e soddisfazione che a brevissimo entrerà in vigore il decreto ministeriale”. “Abbiamo anche lavorato sul fronte PNRR che destina 2,2 miliardi alla realizzazione di CER nei Comuni sotto i 5mila abitanti, scongiurando che le risorse potessero minacciare la stabilità dei loro bilanci. Tanto è stato fatto e tanto faremo ancora” ha assicurato il viceministro, ricordando che “il Governo si è mosso subito per mettere in sicurezza energetica il Paese, puntando sulla diversificazione delle fonti e semplificando tempi e procedure per i procedimenti autorizzativi”.
Serve l’indipendenza energetica
“L’indipendenza energetica, lo abbiamo visto sulla nostra pelle, è tema cruciale – ha concluso Gava -. In questo si inseriscono a pieno titolo le Comunità Energetiche, un nuovo modello di produrre e consumare energia, facendo comunità, per la decarbonizzazione del Paese”.
Cosa è una Comunità Energetica?
Grazie alla conversione in legge del Decreto Milleproroghe 162/2019 sono state introdotte anche nel nostro Paese le “Comunità Energetiche Rinnovabili” previste dalla Direttiva Europea RED II (2018/2001/UE).
Una comunità energetica è un’associazione composta da enti pubblici locali, aziende, attività commerciali o cittadini privati, i quali scelgono di dotarsi di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili e l’autoconsumo attraverso un modello basato sulla condivisione. Si tratta dunque di una forma energetica collaborativa, incentrata su un sistema di scambio locale per favorire la gestione congiunta, lo sviluppo sostenibile e ridurre la dipendenza energetica dal sistema elettrico nazionale.
Le comunità energetiche vanno oltre la soddisfazione del fabbisogno energetico, infatti incentivano la nascita di nuovi modelli socioeconomici caratterizzati dalla circolarità. In una comunità energetica i soggetti sono impegnati nelle diversi fasi di produzione, consumo e scambio dell’energia, secondo i principi di responsabilità ambientale, sociale ed economica e partecipazione attiva in tutti i processi energetici.