SIT, multinazionale quotata al segmento Euronext Milan di Borsa Italiana che crea soluzioni intelligenti per il controllo delle condizioni ambientali e per la misurazione dei consumi, rinnova il suo impegno nel rilevamento e gestione delle proprie emissioni di CO2 ed estende la Certificazione del sistema di misura della Carbon Footprint di Prodotto (CFP Systematic Approach) ad un’ulteriore categoria di prodotti: i contatori a gas a marchio MeteRSIT. Tramite lo strumento, SIT è quindi in grado di calcolare in modo puntuale e certificato la Carbon Footprint di ogni prodotto in tutto il suo ciclo di vita (dalla produzione allo smaltimento in logica “cradle-to-grave”) in linea con gli standard previsti dalla norma ISO 14067:2018 e ragionare, quindi, anche su come poter migliorare la sostenibilità del prodotto stesso.
Il processo di SIT è ufficialmente riconosciuto e certificato
L’ente certificatore Bureau Veritas Italia, leader a livello mondiale nei servizi di ispezione, verifica di conformità e certificazione, nel 2022 aveva già certificato l’approccio sistematico di SIT nell’analisi del ciclo di vita dei prodotti, focalizzandosi ed ispezionando altre linee di prodotto della business unit Heating&Ventilation (controlli meccanici, ventilatori, controlli elettronici, sensori e kit di scarico fumi), che avevano acquisito la certificazione CFP, valida fino al 2025.
Il processo diventa così uno strumento ufficialmente riconosciuto, a disposizione dell’azienda per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni ma anche della collettività. Da quest’anno, infatti, le schede di misurazione sui prodotti sono consultabili nel sito Carbon Footprint Italy. Questo non solo assicura maggior trasparenza sul prodotto e sulla sua tracciabilità, ma permette anche che il processo diventi uno strumento di condivisione di best practice al fine di migliorare l’impatto ambientale e creare informazione e cultura inclusiva rispetto alla sostenibilità.
SIT sta inoltre lavorando alla CFP di Organizzazione, lo strumento con cui misurare il quadro completo delle proprie emissioni di CO2, sia quelle dirette (cosiddette di Scope 1) e indirette derivanti dai propri consumi energetici (Scope 2) sia quelle indirette generate dalla catena del valore dell’azienda (Scope 3) sulla base della norma UNI EN ISO 14064-1:2019. Lo strumento è in corso di verifica da parte di un ente terzo indipendente.
Dichiarazioni
Chiara de’ Stefani, Corporate Sustainability Director di SIT, ha dichiarato: “Mettiamo a segno un altro obiettivo del nostro piano di Sostenibilità “Made to Matter”, ampliando il perimetro della CFP ad un’ulteriore linea di prodotto del gruppo. L’approccio sistematico ci ha permesso di calcolare i valori delle emissioni legati ai singoli prodotti ed al contempo di effettuare simulazioni di scenario sui prodotti in fase di sviluppo al fine di adottare le soluzioni tecniche, produttive e logistiche ottimali in ottica di Carbon Footprint”.
Maria Teresa Zanellato, Head of Carbon Management di SIT, ha aggiunto: “Con questa nuova implementazione estendiamo la nostra sensibilità nella misura della Carbon Footprint che sta diventando un parametro sempre più richiesto in tutte le attività aziendali. L’approccio al ciclo di vita ci permette di acquisire una visione trasversale ed una consapevolezza degli impatti che apre nuove prospettive e interessanti sinergie al nostro interno e oltre i confini aziendali”.