• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
ReStart in GreenReStart in Green
  • Efficienza
  • Nuovi materiali
  • Riciclaggio
  • Normative
  • Agevolazioni
  • Agenda
  • Water
  • Sostenibilità
Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
Trending
  • RFID e sostenibilità al centro dei programmi SATO per l’immediato futuro
  • Oil & Gas: come sostituire l’acciaio inox senza perdere qualità?
  • Call Innovation Village Award: il contest che premia innovazione sostenibile
  • Indagine ASUS: a che punto è la sostenibilità informatica?
  • Sistema Erion: raccolte 268.350 tonnellate di rifiuti, crescita del +6%
  • LAPP e UNIDRO: sfida di sostenibilità nel deserto del Qatar
  • FloFleet potenzia la ricerca in dirigibili elettrici autonomi
  • Sistemi di trasporto automatico all’Aeroporto di Denver
Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
ReStart in GreenReStart in Green
  • Efficienza
  • Nuovi materiali
  • Riciclaggio
  • Normative
  • Agevolazioni
  • Agenda
  • Water
  • Sostenibilità
ReStart in GreenReStart in Green
Sei qui:Home»Sostenibilità»Trasformare in calore utile il calore di scarto

Trasformare in calore utile il calore di scarto

By Redazione BitMATUpdated:22 Ottobre 20244 Mins Read25 Settembre 2024
Facebook Twitter LinkedIn WhatsApp Telegram Email

Decarbonizzazione dei processi industriali: trasformare in calore utile il calore di scarto. Le pompe di calore Atlas Copco permettono di valorizzare l’energia termica generata dei compressori e ottenere acqua calda di processo

Atlas calore

Uno degli obiettivi principali della transizione energetica, in linea con quanto stabilito dall’Unione Europea che prevede di azzerare completamente le emissioni nette di Green House Gas (GHG) al 2050, è la decarbonizzazione dell’economia. Una milestone intermedia al 2030 prevede una riduzione delle emissioni pari al 55% rispetto ai valori del 1990 (Fit for 55). In questo contesto la tecnologia ha un ruolo chiave e Atlas Copco ha sviluppato nuovi prodotti per ridurre, e in prospettiva, eliminare del tutto l’uso di caldaie a metano per la produzione di acqua calda di processo. Fra questi si trovano le pompe di calore industriali, che trasferiscono il calore da una sorgente a bassa temperatura, generalmente dai 30° ai 40°, ad un’utenza che richiede acqua calda ad alta temperatura, tipicamente dai 90° ai 120°. Sono macchine che producono “calore decarbonizzato” e possono essere usate in sostituzione delle caldaie per evitare di bruciare combustibili fossili. In particolare, possono utilizzare come ingresso il calore di scarto dell’impianto di aria compressa contribuendo a ridurre il consumo energetico e le emissioni di carbonio migliorando la sostenibilità ambientale.

Le pompe di calore industriali

Le pompe di calore sono sistemi di grande interesse per i processi industriali che richiedono acqua calda ad elevata temperatura, fra cui la distillazione, la sterilizzazione o la pastorizzazione nelle aziende alimentari, la distillazione di composti organici e l’essiccazione di sostanze chimiche, come sale, carbonato di sodio e carbonato di calcio nelle aziende della chimica, piuttosto che le procedure di lavaggio presenti sia nelle imprese alimentari che in altri settori produttivi.

Le pompe di calore industriali sono composte da quattro componenti principali: un evaporatore, un compressore, un condensatore e una valvola di espansione. Il liquido refrigerante, che circola attraverso questi componenti in un circuito chiuso, è il fluido intermedio di lavoro. Nel dettaglio, il funzionamento di una pompa di calore prevede l’assorbimento da parte dell’evaporatore del calore proveniente da una sorgente a bassa temperatura con conseguente evaporazione del liquido refrigerante. Il compressore aumenta quindi la pressione e la temperatura del vapore del refrigerante, che viene fatto condensare nel condensatore rilasciando calore ad alta temperatura all’acqua di processo. Infine, la valvola di espansione riduce la pressione e la temperatura del liquido refrigerante che ritorna nell’evaporatore.

Le pompe di calore industriali proposte da Atlas Copco hanno un range di potenza termica variabile, suddivisa in tre gamme distinte di prodotto: la prima in grado di portare da una temperatura di 30° a una temperatura di 60°, la seconda da una temperatura di 50° a una temperatura di 85°, la terza da 60° a 120°.  Sono inoltre dotate internamente di un sistema di controllo evoluto touch screen e possono essere disposte in parallelo per raggiungere potenze termiche molto elevate.

Interessante il progetto realizzato in un’azienda tedesca: l’utilizzo di una pompa di calore Atlas Copco le ha permesso di recuperare il calore di scarto dovuto al raffreddamento dei compressori presenti nell’impianto e di trasformarlo in circa 97 kW di potenza termica ad una temperatura di 90°C (con un delta di temperatura di 15K), da destinare al processo industriale.

“L’offerta per la conversione dell’energia ingegnerizzata da Atlas Copco prevede, oltre alle pompe di calore, sistemi per il recupero dell’energia, sistemi per il raffreddamento dell’acqua di processo, e compressori di vapore”, afferma Fabio Tarantola, Business Line Manager della Business Area Oil-free di Atlas Copco Italia – Divisione Compressori, “il nostro obiettivo è supportare le aziende industriali che devono ridurre i propri costi energetici e includere la decarbonizzazione nei loro piani industriali. Il cambiamento climatico è infatti la sfida più grande da affrontare, e Atlas Copco Group, cha da anni sostiene obiettivi di sviluppo sostenibile, ha dedicato sforzi e finanziamenti per sviluppare tecnologie innovative per la trasformazione verso una società a basse emissioni di carbonio”.

 

Maria Chiara Di Carlo

Atlas Copco generatori di calore
Share. Facebook Twitter LinkedIn WhatsApp Telegram Email
Redazione BitMAT
  • Website
  • Facebook
  • X (Twitter)

BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

Articoli Correlati

RFID e sostenibilità al centro dei programmi SATO per l’immediato futuro

27 Giugno 2025 Sostenibilità

Oil & Gas: come sostituire l’acciaio inox senza perdere qualità?

17 Giugno 2025 Sostenibilità

Call Innovation Village Award: il contest che premia innovazione sostenibile

17 Giugno 2025 Agenda
Newsletter

Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

BitMATv – I video di BitMAT
ExpertBook P5, il notebook con l’AI integrata
La tua fabbrica è resiliente?
Legrand Data Center al Data Center Nation per parlare del data center del futuro!
Snom: focus su tecnologia e partner
Cumulabilità Transizione 5.0 e ZES: i vantaggi del Litio
Tendenze

UFI sceglie Retex come partner per l’evoluzione della brand experience

22 Aprile 2025

Come trovare l’offerta luce perfetta per sé: alcuni fattori da valutare

27 Febbraio 2025

Gli strumenti fondamentali per qualsiasi elettricista

13 Febbraio 2025
Navigazione
  • Efficienza
  • Nuovi materiali
  • Riciclaggio
  • Normative
  • Agevolazioni
  • Agenda
  • Water
  • Sostenibilità
Informazioni
  • Contattaci
  • Cookies Policy
  • Privacy Policy
  • Redazione
Chi Siamo
Chi Siamo

BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
© 2012 - 2025 - BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 295 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.