Enerbrain si rinnova trasferendo la propria sede a Torino. Per l’occasione ha organizzato una tavola rotonda dove esperti del settore si sono confrontati sulle prospettive e gli sviluppi riguardanti i servizi digitali per l’energia. L’evento “Powering the future: tecnologia per la transizione energetica” ha visto la città di Torino come punto di partenza per una riflessione che si è poi allargata al contesto nazionale ed europeo.
L’Assessore Francesco Tresso, a nome del Comune di Torino, ha tracciato il profilo della città del futuro: per costruire il nostro domani, non si tratta solo di far evolvere gli aspetti puramente urbanistici, ma anche di puntare su energia e digitalizzazione come pilastri fondamentali per costruire una città più efficiente, sicura e sostenibile.
Filippo Ferraris, co-founder e Chief Sales Officer di Enerbrain, ha dato il benvenuto nella nuova sede introducendo il cuore della tematica: “La Transizione Energetica è una sfida da cui dipende il futuro della convivenza tra uomo e natura. I consumi energetici e le emissioni CO2 procapite hanno raggiunto livelli record ed è fondamentale disaccoppiare la crescita economica dalle emissioni inquinanti, garantendo crescita sostenibile. Gli oltre 2 miliardi di persone che vivono in povertà energetica devono poter avere accesso a maggiore energia, consumando di più, mentre i restanti 5 miliardi devono inevitabilmente consumare di meno e senza immettere CO2 nell’atmosfera. L’innovazione tecnologica è uno degli unici mezzi a disposizione per accelerare i tempi di questa transizione, e ridurre i consumi energetici è diventato quanto-mai fondamentale”.
Un quadro regolatorio che agevoli la transizione
Dai vari interventi della tavola rotonda è emerso che in Italia le potenzialità per avviare una reale transizione digitale ed energetica ci sono, ma manca un quadro regolatorio che agevoli l’innovazione e una maggiore cooperazione tra pubblico e privato.
Graziella Roccella, Chief Research and Product Design Officer Planet Smart City, dopo aver introdotto il concetto di “quartiere sostenibile e intelligente” in cui anche l’energia gioca un ruolo fondamentale, ha fatto il punto sul ruolo che la città di Torino assume nell’attuale rinnovamento : “Recentemente, oltre alla filiera dell’automotive e dell’aerospace, Torino sta sviluppando una terza filiera, quella delle soluzioni per la smart city. Il nuovo paradigma del real estate si fonda infatti sull’integrazione di soluzioni digitali in ambito Proptech con l’obiettivo di migliorare la user experience del residente limitando l’impatto sull’ambiente costruito in termini ESG. In questo contesto, la transizione digitale sta interessando anche il settore dell’energia attraverso la proposta di innovazioni in grado di ridurre i consumi e abbattere le emissioni verso un modo di vivere più sostenibile.”
Il presidente Piccola Industria di Confindustria e fondatore di Billoo, Giovanni Baroni, ha sottolineato: “In Italia i numeri sull’adozione delle nuove tecnologie da parte delle imprese presentano ancora un gap rispetto alle medie europee, soprattutto per le piccole imprese, swipe in diminuzione. Per questo è importante informare e supportare le imprese in percorsi verso il digitale. Le potenzialità ci sono: siamo un paese che per competenze e slancio imprenditoriale sa fare innovazione, ne sono dimostrazione la presenza delle nostre imprese nelle filiere globali ad alta tecnologia.”
Ciro Cattuto, Direttore Scientifico di Fondazione ISI, ha approfondito: “Oggi più che mai generare e sostenere l’innovazione tecnologica e il suo impatto sociale dipende dalla creazione di ecosistemi che raccolgono soggetti diversi e abilitano collaborazioni cross-settoriali e cross-disciplinari. Guidare la trasformazione digitale perché essa generi il migliore impatto per i cittadini richiede una regia consapevole degli effetti a cascata delle tecnologie e una visione d’insieme che nessun soggetto singolo possiede.”.
Giuseppe Giordano, co-founder e CEO di Enerbrain, ha spiegato perché decentralizzazione e decarbonizzazione sono i due concetti chiave della gestione dell’energia da qui al 2050: “Il vecchio paradigma basato su poche grandi centrali alimentate da combustibili fossili sarà presto superato da rinnovabili, efficienza e decentralizzazione. Di conseguenza la gestione energetica delle città e delle industrie dovrà cambiare, non solo per adattarsi a questo cambiamento ma anche per cogliere nuove prospettive di crescita. Digitalizzare l’energia è la risposta al problema: consumare meno e in modo più efficiente.”
Un appello unanime verso il Governo
Un appello comune si leva dal confronto di tutte le personalità intervenute nel corso dell’evento promosso da Enerbrain: Il governo dovrebbe farsi promotore di concrete politiche di sviluppo su digitale e sostenibilità, a partire dai propri apparati come le grandi partecipate di stato e gli immobili della Pubblica Amministrazione. Aiutando le imprese ad accelerare i processi di transizione e stimolando una più stretta collaborazione tra PA, istituti di ricerca e aziende che sviluppano tecnologie abilitanti, il Paese potrebbe diventare un acceleratore di innovazione con benefici a livello economico, ambientale e sociale.