L’impegno nella sostenibilità ambientale è oggi una delle priorità delle imprese che devono investire nello sviluppo di processi produttivi con basse emissioni e ridotto utilizzo dell’acqua. Le aziende industriali, infatti, che la utilizzano nei lavaggi degli impianti e nel raffreddamento dei macchinari, sono responsabili del 19% dei prelievi idrici.
Atlas Copco, che intende essere parte di una supply chain sostenibile, ha ingegnerizzato un nuovo sistema di raffreddamento in grado di ridurre i consumi idrici ed energetici.
Si tratta del TDV, un raffreddatore ad aria a circuito chiuso, progettato per smaltire il calore dei compressori raffreddati ad acqua.
Caratteristica fondamentale del TDV è la presenza sulla stessa macchina della funzione di Dry Cooler -raffreddamento a secco- utilizzata in inverno quando la temperatura dell’aria è bassa, e della funzione adiabatica utilizzata in estate quando l’ambiente è più caldo. Questo nuovo sistema di raffreddamento può essere installato a monte dei compressori refrigerati ad acqua, garantendo prestazioni e regolazione della temperatura ottimali.
Il raffreddamento industriale si basa prevalentemente su refrigeratori a compressione di vapore e/o torri evaporative. Ambedue questi sistemi hanno controindicazioni dal punto di vista della sostenibilità: i primi consumano molta energia, ma non consumano acqua, mentre i secondi, sebbene efficienti dal punto di vista energetico, consumano molta acqua.
Come funzionano i raffreddatori TDV?
I raffreddatori adiabatici TDV combinano i vantaggi sia in termini di risparmio energetico che di ridotto consumo di acqua. Il TDV utilizza l’aria per raffreddare il fluido che circola all’interno dei tubi e cede calore all’ambiente con l’aiuto di ventole, quindi con un consumo energetico molto inferiore ai refrigeratori tradizionali. Il raffreddamento adiabatico, che interviene solo quando la temperatura ambiente supera i 26°C, prevede che sia l’evaporazione di una minima quantità d’acqua ad abbassare la temperatura dell’aria, che può arrivare a un livello più basso dell’ambiente, garantendo un ottimo scambio termico anche d’estate, quando un tradizionale raffreddamento a secco (crycooling) sarebbe meno performante. Questo è possibile sfruttando l’evaporazione dell’acqua derivante dall’utilizzo dei pannelli adiabatici, che riducono la temperatura dell’aria in ingresso alle batterie di scambio termico, portandola a un livello inferiore a quella ambiente. In questo modo, si dissipa il calore per la maggior parte dell’anno senza utilizzare acqua e, quando la si utilizza, è per una quantità molto contenuta, così da ridurre i consumi idrici e di conseguenza, anche i costi di manutenzione rispetto ad una torre evaporativa.
Il TDV è un raffreddatore che permette di ridurre la temperatura dei fluidi utilizzando dal 90% al 95% in meno di acqua rispetto alle torri evaporative, assicurando così una significativa riduzione dei costi sia per il consumo che per il trattamento dell’acqua.
Allo stesso modo, il TDV richiede consumi elettrici paragonabili o inferiori a quelli delle torri evaporative che sono molto più bassi di quelli richiesti da un refrigeratore a compressione di vapore.
Dichiarazioni
“I produttori di apparecchiature di raffreddamento sono sempre più attenti alla sostenibilità ambientale, quindi alla riduzione dei consumi di energia e di acqua. La nostra azienda affronta questa sfida con la linea di prodotti TDV, che combina i vantaggi in termini di risparmio energetico dei raffreddatori di fluido a secco con l’efficienza termica dei sistemi adiabatici. Grazie al basso consumo di acqua, inoltre, la manutenzione è più semplice e non richiede personale specializzato, riducendo così i costi operativi”, afferma Nicola Losi, Business Development Manager Energy Conversion & Process Cooling di Atlas Copco Italia.