Il settore lattiero-caseario sta conquistando sempre più le tecnologie intelligenti, le quali assicurano una verifica rigorosa e in tempo reale dei parametri lungo l’intera filiera. Si tratta questo di un requisito fondamentale per raggiungere obiettivi strategici: dal benessere animale all’efficienza e uniformità produttiva, dalla soddisfazione di nuovi bisogni del mercato alla ormai imprescindibile sostenibilità, poiché permette di ridurre gli sprechi, abbattere i costi energetici ed idrici e di contenere persino le emissioni di carbonio.
Ifm: soluzioni mirate nel settore lattiero-caseario
Ifm, nel ruolo di solution provider, non solo conosce approfonditamente le esigenze e bisogni del mondo food & beverage nel suo complesso, ma riserva un’ampia gamma di dispositivi smart dotati di tecnologia Io-Link incorporata come soluzioni mirate per ciascuno dei segmenti che lo compongono, in particolare per il mondo lattiero-caseario che ben conosce in ogni suo ambito.
L’esempio di Danone
L’ultimo progetto, realizzato con successo, riguarda uno stabilimento francese di Danone, colosso dell’alimentare, recentemente oggetto di una riconversione volta a trasformare la storica produzione di latticini in quella di bevande a base di avena.
Thierry Pasquet, direttore della struttura sita a Villecomtal-sur-Arros, afferma: “L’80% dei nostri clienti dichiara di voler passare da una dieta con proteine animali ad una con proteine vegetali. Desideriamo tenerne conto aumentando la nostra capacità di produzione di bevande a base di avena. La decisione contribuisce inoltre agli obiettivi globali di Danone di ridurre le emissioni di CO2 e il consumo di acqua dell’80%”. L’azienda ha investito circa 50 milioni di euro nello stabilimento della Francia sudoccidentale e Pasquet riconosce che al successo della modernizzazione della fabbrica un contributo decisivo lo ha fornito ifm: “Nell’ammodernare gli impianti di produzione, abbiamo optato per le migliori tecnologie disponibili sul mercato al fine di garantire che questo investimento, e lo stabilimento stesso, possano durare per i prossimi decenni” – afferma dando a ifm il ruolo di “partner scelto per automatizzare i nuovi impianti”:
Infatti, Danone si è da subito affidata alle soluzioni ifm per trasformare il sito produttivo. “È stato naturale per noi lavorare insieme su questo progetto”, afferma Sébastien Peres, responsabile automazione dello stabilimento. Una dichiarazione che verte su due fattori principali. Il primo: ifm reputa la sicurezza alimentare una priorità, essendo una materia relativa non solo al benessere dei consumatori, ma anche alla sostenibilità e alla competitività dell’intero settore. Il secondo: ifm ha una conoscenza approfondita dei processi necessari ad una produzione sicura in questo ambito, forte del fatto di disporre delle tecnologie necessarie in termini di automazione e di digitalizzazione.
La Berchtesgadener Land latteria
Tradizionale invece l’esigenza di Berchtesgadener Land, latteria cooperativa situata nelle prealpi bavaresi, realtà che lavora ogni anno circa 300 milioni di chilogrammi di latte dei suoi agricoltori. Lorenz Engljähringer, direttore dello stabilimento, spiega l’orientamento dell’azienda: “La qualità è la nostra priorità assoluta. Lavoriamo il latte crudo con la massima attenzione cercando di ottenere prodotti di altissima qualità con poche fasi di lavorazione“.
La qualità di tutti i prodotti lattiero-caseari dipende dal mantenimento di temperature precise durante l’intero processo di lavorazione, dalla consegna del latte in cisterne alla lavorazione e allo stoccaggio intermedio, fino alla consegna dei prodotti finali lavorati. Il monitoraggio continuo della temperatura si estende anche ai processi secondari, come la pulizia e la sterilizzazione, per garantire la conformità alle norme di legge e agli standard igienici.
“Utilizzando sensori di temperatura e di pressione di ifm in punti particolarmente critici” – sottolinea l’Head of Process Engineering & Automation della latteria, Andreas Holleis: “Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di rendere il processo produttivo più sicuro ed efficiente, così da realizzare un prodotto di qualità ancora superiore”.
Assicurare il benessere del bestiame
Ma oltre alla produttività, in primo piano c’è soprattutto il benessere del bestiame. I tempi in cui gli allevatori si sedevano su uno sgabello per mungere le mucche, è noto, sono definitivamente finiti. La quantità e la qualità del latte, infatti, non sono soltanto influenzate da una mungitura senza stress, ma anche dal momento in cui questa avviene. Se la mungitura non viene effettuata tempestivamente, si possono verificare contaminazioni dovute a infiammazioni. Inoltre, anche le condizioni d’impiego in luoghi bui, umidi e caldi o freddi costituiscono un’ulteriore sfida. Per questo motivo, una moderna azienda lattiero-casearia è altamente automatizzata e nulla è lasciato al caso.
Ifm scelto da DeLaval
Ifm è stato scelto da DeLaval, costruttore internazionale dei più diversi impianti per l’industria alimentare, per supportare i sistemi di mungitura completamente automatici utilizzati in molte aziende in tutto il mondo, anche di tipo tradizionale che esistono da oltre 100 anni.
Un sofisticato sistema di mungitura che utilizza i moderni sensori 3D di ifm, garantisce un processo delicato per l’animale. L’animale viene identificato tramite un chip radio ed ecco che il braccio del robot di mungitura passa lateralmente sotto il bovino in direzione della mammella. Il cuore di questo braccio di mungitura è l’occhio elettronico, ossia la telecamera 3D di ifm, che è montata proprio sul braccio di mungitura e, in una frazione di secondo, rileva la scena, vale a dire la posizione esatta dei quattro capezzoli. Le quattro coppe di mungitura possono essere posizionate con precisione dal basso, una dopo l’altra.
Prima di applicare le coppe di mungitura, i capezzoli vengono puliti con uno spray disinfettante. Anche in questo caso la telecamera 3D fornisce al sistema di controllo un’immagine 3D precisa con tutte le informazioni tridimensionali affinché gli ugelli di pulizia possano essere avvicinati ai singoli capezzoli con massima precisione.
Quanto più precise e delicate sono queste operazioni, meno stressante è il processo per l’animale. Questo alla fine influenza anche la quantità e la qualità del latte perché, come tutti sappiamo, solo i bovini felici danno il latte migliore.