Chi dice che gli italiani non sono a favore del nucleare?
Un sondaggio ealizzato da SWG su un campione rappresentativo di Italiani maggiorenni ha sfatato alcuni miti. I favorevoli in linea di massima all’utilizzo in Italia delle nuove tecnologie nucleari oscillano tra il 49 e il 55%. Questo con un favore dei giovani di 16 punti superiore a quello degli over 55 (63% contro 47%).
Percezioni e aspettative: chi è a favore del nucleare?
Condotta su un campione di 800 intervistati e presentata in occasione della prima giornata della IV edizione della Intelligence Week promossa da V&A e Dune con il titolo “Nucleare, si può fare?”, l’indagine ha permesso di esplorare la percezione e le aspettative della popolazione sul tema degli impianti nucleare per la produzione di energia elettrica di nuova generazione.
Ne emerge un quadro in cui le nuove tecnologie sono conosciute da una quota compresa tra il 19 e il 33% del campione. Chi ne ha almeno sentito parlare, poi, le ritiene sicure (67% per i reattori di quarta generazione) e green (60%). Il che evidenzia un atteggiamento di maggiore fiducia verso questa opzione rispetto a quando il dibattito ha ricominciato a prendere piede.
Ridurre la dipendenza dall’estero e i costi in bolletta
A favore del nucleare, ossia dell’utilizzo di impianti per la produzione di energia elettrica a partire dal nucleare, ci sarebbe una serie di fattori. Questa scelta può, infatti, diventar parte di quella strategia di rafforzamento della capacità produttiva del Paese in grado di diminuirne la dipendenza dall’estero, e di ridurre i costi per cittadini ed aziende.
In generale lo studio evidenzia come la popolazione sia spaccata in tre grandi gruppi. Un primo gruppo pari al 26% degli intervistati che evidenzia una contrarietà a prescindere verso i nuovi impianti. A questo si oppone un gruppo poco meno consistente (20%) che, al contrario, li vede con assoluto favore. Nel mezzo la maggioranza della popolazione (54%) aperta a valutare la possibilità di fruire di queste tecnologie. Soprattutto se le centrali saranno costruite ad una distanza significativa dalla propria abitazione e se saranno in grado di portare un reale risparmio in bolletta. Nell’ipotesi di un dimezzamento della bolletta elettrica, infatti, gli italiani intervistati a favore del nucleare sarebbero il 68% del totale del campione.
Il quadro complessivo che emerge dall’indagine è quello di una popolazione attenta e pragmatica, poco propensa a scelte puramente ideologiche. Pronta, invece, a valutare il rapporto costi-benefici che queste innovazioni possono portare a famiglie ed aziende.