Verti, compagnia assicurativa dal dna completamente digitale, facente parte del Gruppo MAPFRE, lancia un nuovo Osservatorio- VertiMovers – basato sulla rilevazione dei dati dei propri acquirenti (dati da loro forniti, suggestioni e scelte d’acquisto) nato per indagare ed esplorare il mondo della mobilità e più in generale i cambiamenti di una società in continua mutazione.
“VertiMovers nasce da una forte volontà di ascolto del cliente e dall’idea di raccontarci per esplicitare la nostra natura curiosa – spiega Marco Buccigrossi, Direct Business Director Verti -. Con i nostri Osservatori vogliamo studiare più da vicino, sulla base dei dati che abbiamo a disposizione, i trend più dirompenti sul mercato con l’obiettivo ultimo di portare un maggiore valore al cliente”
Ogni mese VertiMovers si concentrerà su un tema differente e rilevante rispetto alle tendenze, alle abitudini e agli orientamenti legati all’attualità. I contenuti saranno presto fruibili anche in podcast.
La prima tappa del nuovo Osservatorio tratta il tema della sostenibilità, uno dei trend più caldi identificati da Verti, portato sulla scena con il movimento nato da Greta Thunberg e che sta accelerando molto dopo il diffondersi della pandemia di coronavirus.
“Dal punto di vista della mobilità ci troviamo sulla buona strada perché nonostante il fatto che le immatricolazioni di auto nuove abbiano subito una forte frenata a causa di covid-19, guardando i dati che abbiamo a disposizione, fermi ai primi tre mesi del 2019, vediamo che le vetture ibride ed elettriche stanno guadagnando consensi tra i consumatori. Per i prossimi mesi si prevede un aumento della mobilità privata a discapito di quella pubblica e quindi si prospetta un’ulteriore crescita nell’acquisto di veicoli più “green”.
D’altra parte anche la possibilità di scelta, per i consumatori, è diventata sempre più variegata negli ultimi anni. Superata la dicotomia benzina-diesel, si è successivamente assistito alla diffusione delle auto elettriche e ibride. I numeri del mercato delle auto elettriche sono ancora bassi, a causa dei costi spesso ancora proibitivi, dell’inadeguatezza delle infrastrutture tecnologiche e del ritardo sociale, culturale ed economico italiano. nonostante ciò, i dati rivelano comunque delle incoraggianti prospettive di sviluppo.
Vetture “green”: quante sono e chi le guida
I dati dell’Osservatorio raccontano di un Paese, l’Italia, caratterizzato da evidenze in contrasto fra loro.
Il primo dato significativo è l’incremento della vendita di auto ibride: nel 2019 quelle assicurate da Verti hanno superato quota 10mila, il 18% in più rispetto al 2018. Si tratta di una crescita superiore a quella registrata l’anno precedente. La motivazione è senz’altro la disponibilità di una gamma di modelli sempre più affidabili, convenienti e prestanti.
Secondo i dati dell’UNRAE, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esterni, nell’ultimo periodo il numero di auto ibride vendute è aumentato del 90% e il segmento delle vetture “green” detiene oggi una quota di mercato dell’11%.
Tra il 2018 e il 2019 sono poi raddoppiate le auto elettriche assicurate da Verti (lo 0,02% del totale portafoglio), in linea con una tendenza comune al contesto nazionale.
A testimonianza di questo trend c’è l’ultima edizione dello Smart Mobility Report, redatto dall’Energy&Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano, il quale prevede un numero di 7 milioni di veicoli elettrici in circolazione in Italia entro il 2030.
Scelte ecologiche: Lombardia prima della classe
In base a quanto emerge dai dati dei clienti Verti, i cittadini più attenti a scegliere i consumi ecologici nel settore automotive sono gli abitanti della Lombardia, con quasi il 39% di auto ibride/elettriche rispetto al totale del totale assicurate dalla compagnia del Gruppo MAPFRE.
La regione detiene il primato, con 15 punti percentuali di vantaggio sul Lazio e 28 sul Veneto, le stesse Regioni capofila nell’anno 2018. In fondo alla graduatoria, invece, si trovano Calabria, Campania e Puglia.
Il profilo dell’automobilista più “ecologico” corrisponde a un individuo di età compresa tra i 40 e i 50 anni, residente a Milano e proprietario di un’auto di marca giapponese. Proprio Toyota, una delle prime aziende del settore automotive a investire nei motori ibridi, oggi top di gamma nel settore, è stata scelta dall’87,07% dei clienti Verti in possesso di un’auto ibrida. Seguono Suzuki e Honda, a testimonianza di una preferenza degli italiani verso le case automobilistiche del Paese del Sol Levante.
I paesi più “green”
Tra i Paesi più avanzati dal punto di vista della penetrazione dei consumi ecologici spicca la Norvegia, nella quale circola oltre il 7% delle auto elettriche presenti in Europa, contro lo 0,2% dell’intera Unione Europea, in base ai dati forniti da Acea, l’associazione dei costruttori automobilistici del Vecchio Continente.
Si può comunque complessivamente constatare un aumento della sensibilità degli italiani verso le tematiche ambientali, che si riflettono anche nella scelta dell’automobile. E i crescenti investimenti delle aziende produttrici in questa direzione, uniti agli incentivi erogati dallo Stato, daranno un’ulteriore accelerata.