È online il nuovo questionario consultivo per l’aggiornamento del PNIEC, il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima. La consultazione, realizzata dal MASE con il supporto del Gestore dei Servizi Energetici, resterà aperta fino al 31 marzo ed è rivolta ad istituzioni, privati, associazioni e stakeholder. Ventuno i quesiti sui diversi ambiti del piano. Il Questionario sarà online fino al 31 marzo ed entro il 30 giugno 2024 sarà redatto il documento definitivo alla Commissione europea.
Si va da una valutazione generale sulla proposta di Piano presentata a giugno 2023 all’individuazione degli strumenti per l’efficienza e la riduzione delle emissioni nei settori degli edifici, dei trasporti e dell’agricoltura.
I temi del PNIEC
Rinnovabili, idrogeno, biometano, sicurezza energetica, azioni per mercati e consumatori, sussidi ambientalmente dannosi. Sono solo alcuni dei temi oggetto del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima.
Tra gli altri argomenti oggetto della consultazione ci sono le rinnovabili, l’idrogeno, il biometano, la sicurezza energetica, le azioni per mercati e consumatori. Ed inoltre la “Just Transition”, i sussidi ambientalmente dannosi e la filiera del “Carbon Capture Storage”.
L’invio della versione definitiva di aggiornamento del Piano alla Commissione europea terrà conto degli orientamenti emersi nel questionario.
Ciò nel quadro di un processo di informazione, partecipazione e condivisione a vari livelli. Compresi anche strumenti di valutazione sul testo più strutturati, come la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e canali istituzionali come la Conferenza Unificata.
Gli obiettivi nazionali al 2030
La proposta è già stata inviata alla Commissione europea. Un testo di 424 pagine fissa gli obiettivi nazionali al 2030. In particolare quelli su efficienza energetica, fonti rinnovabili, riduzione delle emissioni di CO2. Testo definitivo entro giugno 2024.
È già stata inviata alla Commissione europea la proposta di aggiornamento del PNIEC, Piano Nazionale Integrato Energia e Clima. La trasmissione del testo, che si compone di 424 pagine, era stata preceduta dall’invio in UE dell’executive summary.
Il PNIEC italiano fissa gli obiettivi nazionali al 2030 su efficienza energetica, fonti rinnovabili, riduzione delle emissioni di CO2. Come anche quelli in tema di sicurezza energetica, interconnessioni, mercato unico dell’energia e competitività, sviluppo e mobilità sostenibile.
Il tragitto indicato dal PNIEC permette al 2030 di raggiungere quasi tutti i target comunitari su ambiente e clima.
La proposta di Piano sarà quindi oggetto del Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica. L’approvazione del testo definitivo dovrà concludersi entro giugno 2024.
Cosa dice il PNIEC?
Politiche e misure delle 414 pagine del PNIEC circa decarbonizzazione, emissioni ed assorbimenti di gas ad effetto serra ed energia rinnovabile. Sicurezza energetica, mercato interno dell’energia, infrastrutture per l’energia elettrica e di trasmissione dell’energia.
I temi sui quali un importante contributo potrà provenire da associazioni e stakeholders.
Ma analizziamo le 414 pagine del PNIEC nel dettaglio, ovviamente offrendo una valida ed utile sintesi.
Dopo una panoramica della situazione delle politiche attuali vengono trattate le consultazioni e il coinvolgimento degli enti nazionali e dell’Unione, e gli esiti ottenuti. Nonché la cooperazione regionale per la preparazione del piano.
A questo punto si definiscono, in una seconda sezione, gli obiettivi ed i traguardi nazionali.
Nella terza sezione vengono trattate le politiche e misure. Ed è qui che sarà possibile un confronto realmente attivo. In primo piano si staglia la decarbonizzazione, in particolar modo circa emissioni ed assorbimenti di gas a effetto serra ed energia rinnovabile.
Poi si passa ad analizzar le politiche e le misure riguardo alla dimensione dell’efficienza energetica, della sicurezza energetica, del mercato interno dell’energia.
A questo punto si apre uno studio sulle infrastrutture per l’energia elettrica e di trasmissione dell’energia. A concludere l’integrazione del mercato e la considerazione della povertà energetica e della dimensione della ricerca, dell’innovazione e della competitività.
Non meno interessante la sezione conclusiva con la descrizione della situazione attuale e proiezioni con politiche e misure vigenti.
Una importante opportunità, quindi, per associazioni, privati, associazioni e stakeholders di aggiornamento del Piano Nazionale Integrato per l’Energia ed il Clima. Insieme si potrà rendere tale piano sicuramente ambizioso, realisticamente conforme alle esigenze dei vari protagonisti coinvolti.
Maria Chiara Di Carlo