L’obiettivo di Sparq, realtà tecnologica parte del Gruppo Cebon, è un consumo più sostenibile: attraverso il bilanciamento della rete energetica è possibile ridurre il fabbisogno e consentire così agli utenti una certa indipendenza energetica.
Sparq ha quindi realizzato un sistema ESS customizzato e di grandi dimensioni in grado di fornire 1MWh di potenza. Il progetto BESS (Battery Energy Storage System) ha previsto la realizzazione di due unità, ciascuna formata da 4 rack per un totale di 24 pacchi batteria che includono il sistema BMS. La potenza totale che i rack sono in grado di fornire è di 253 kWh ciascuno per un totale di 1,012 MWh. Per ovvie ragioni logistiche e di sicurezza, ogni sistema BESS è stato inserito in un container da 3 mt (10 ft – ½ TEU).
Da Sparq un sistema multi-purpose
Il BESS progettato e realizzato da Sparq permette un impiego diversificato che può soddisfare sia l’ambito residenziale che quello automotive e industriale. Infatti, le dimensioni relativamente contenute di questo sistema lo rendono adattabile in vari contesti. In termini di chimica, i pacchi batteria utilizzano celle al litio ferro fosfato (LiFePO4) poiché possiede un’elevata densità energetica, alta efficienza e ciclo di vita relativamente lungo rispetto ad altre tipologie di chimica.
Luca Negri,Sales Manager di Sparq, ha commentato: “Il crescente ricorso ai sistemi ESS sta ad indicare che, nell’attuale contesto di transizione energetica, queste soluzioni possono realmente contribuire fortemente a creare una rete energetica parallela a quella esistente.” In merito ai possibili utilizzi, a quanto equivale 1MWh e cosa è possibile ottenere con questa potenza? Luca Negri risponde: “Ad esempio, ipotizzando un consumo medio, è possibile alimentare una famiglia per circa un mese, oppure, parlando di EV, consentire ricariche complete per un’autonomia pari a circa 5000 km. O anche alimentare ininterrottamente per un anno due lampadine da 60 W”.
Un futuro promettente
Gli utilizzi delle batterie si stanno diversificando molto rapidamente, grazie anche all’abbassamento del costo dei sistemi. Sono già molte le aziende in tutta Europa che decidono di investire negli ESS: “Per un’azienda acquisire una certa indipendenza energetica porta senz’altro dei benefici, ma ne porta anche al di fuori delle singole realtà. Contribuire al bilanciamento della rete e ridurre il fabbisogno innesca un circolo virtuoso che può contribuire a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili per la generazione di energia, il che si traduce anche in significativi risparmi finanziari futuri. Sempre più aziende stanno iniziando a comprendere l’importanza di questo approccio e il sistema BESS messo a punto da Sparq rappresenta la prima risposta tangibile che va verso questa direzione” conclude Luca Negri.