Aiuti a progetti di investimento di efficienza energetica degli impianti produttivi e delle unità locali delle imprese e utilizzo delle fonti di energia rinnovabili per la produzione di energia destinata al solo autoconsumo dell’unità locale produttiva.
Lo strumento agevolativo a favore delle imprese è finalizzato alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climateranti. Ciò per agevolare le imprese nella realizzazione, nelle proprie sedi operative, di investimenti finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica, anche attraverso l’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili. L’obiettivo è quello di promuovere la riduzione dei consumi e delle correlate emissioni inquinanti e climateranti degli impianti produttivi. Tra le modalità efficaci vi sono la razionalizzazione dei cicli produttivi, l’utilizzo efficiente dell’energia e l’integrazione in situ della produzione di energia da fonti rinnovabili.
Soggetti ammissibili al finanziamento
Possono accedere alle agevolazioni le Grandi Imprese, le Medie, le Piccole e Micro Imprese che intendono realizzare l’investimento in sedi operative ubicate o da ubicarsi nel territorio della Regione Basilicata. Le imprese che si apprestino all’investimento devono essere già costituite, iscritte ed attive nel Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura territorialmente competente, alla data di inoltro della candidatura telematica. Le imprese che intendono presentare domanda di agevolazione sono tenute alla data di inoltro della candidatura telematica a non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e non rimborsato gli aiuti valutati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea; non rientrare tra coloro che non hanno rimborsato alla Regione Basilicata l’agevolazione a seguito di rinuncia o revoca del contributo; non essere impresa in difficoltà; trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti; non trovarsi nelle condizioni di prevenzione previste dalla normativa antimafia; essere in regola con la disciplina antiriciclaggio; non aver fruito di alcuna misura di sostegno finanziario pubblico, nazionale o comunitario che non rispetti i massimali stabiliti dalle singole normative comunitarie in materia di aiuti.
Interventi ammissibili
Gli interventi ammissibili ad agevolazione devono essere compresi tra quelli suggeriti dalla diagnosi energetica eseguita secondo le specifiche del D.Lgs.102/2014, obbligatoria ma sostituibile dalla certificazione ISO 50001. Sono ammissibili tre tipi di intervento: 1) Diagnosi energetica e spese tecniche per le sole PMI; 2) Interventi di efficienza energetica; 3) Interventi di installazione di impianti da fonti rinnovabili la cui energia prodotta sia destinata all’autoconsumo della sede operativa oggetto del programma di investimento.
Settori di attività
Il settore di attività deve rientrare in uno dei seguenti Codici ATECO ISTAT 2007: attività manifatturiere, commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli, attività dei servizi di alloggio e di ristorazione, servizi di informazione e comunicazione, noleggio, agenzia di viaggio, servizi di supporto alle imprese, sanità e assistenza sociale, attività ricreative / artistiche / sportive / di intrattenimento e divertimento, altre attività di servizi.
Sono esclusi dall’ambito di applicazione gli aiuti concessi ad imprese operanti nei settori della pesca e dell’acquacoltura, gli aiuti concessi nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, aiuti concessi nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli in due casi particolari, per attività connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati membri, aiuti direttamente collegati ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse con l’attività di esportazione; subordinati all’impiego di prodotti nazionali rispetto a quelli di importazione.
Spese ammissibili
Sono ammissibili ad agevolazione le spese effettuate a decorrere dalla data di inoltro della candidatura telematica. Sono ammissibili ad agevolazione le spese per consulenza e le spese connesse all’investimento materiale. Non sono considerate in nessun caso ammissibili le spese relative ad opere murarie generiche e comunque non finalizzate ai soli interventi di efficientamento energetico; le spese relative a beni (compreso il suolo) in due casi particolari; i costi diretti dell’Ente di certificazione, le imposte e tasse, ammende, multe e penali; acquisto di scorte, materiali di consumo, ricambi, tutte le spese che non saranno capitalizzate dall’impresa beneficiaria al momento di verifiche; spese relative all’acquisto di macchinari, impianti, arredi ed attrezzature usati: spese di manutenzione ordinaria; spese di viaggio; spese relative all’attività di rappresentanza; mezzi ed attrezzatura di trasporto; i titoli di spesa nei quali l’importo complessivo imponibile sia inferiore a 200.00 euro; interessi passivi, spese per la locazione finanziaria e / o operativa, spese per l’acquisizione di beni con le modalità del contratto “chiavi in mano”; spese sostenute con commesse interne di lavorazione, anche se capitalizzate; spese per le quali il beneficiario abbia già fruito di una misura di sostegno finanziario nazionale o comunitaria.
Un terreno che presenta non poche insidie quindi, quello che conduce all’agevolazione prevista a favore delle imprese e finalizzato alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climateranti. Imprescindibile dunque l’avvalersi dell’ausilio di liberi professionisti specializzati in tale ambito. Per finalizzare piccoli sforzi in vista di grandi risultati, in un momento storico difficile come quello che stiamo vivendo durante il quale la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas diventa una necessità oltre che un’opportunità.
Maria Chiara Di Carlo