È sicuramente vero che le aziende stanno affrontando un forte aumento dei costi energetici, ma esistono degli approcci che potrebbero aiutarle a dimezzare i consumi e, di conseguenza, a dimezzare ulteriormente i risparmi. Luci a led al posto delle lampade a incandescenza, porte a tenuta stagna e isolamento termico degli stabilimenti: molte aziende hanno già attuato queste misure. Ma non è abbastanza.
“Questo significa che il primo passo è stato fatto, ma le misure per ottenere la parte più consistente del potenziale risparmio non sono ancora state messe in atto“, afferma Luigi Salerno, Country Manager di Aras Italia. “In passato, i costi energetici erano trascurabili a causa del loro basso impatto, quindi potevano essere distribuiti approssimativamente sull’intero portafoglio di prodotti. L’aumento dei prezzi dell’elettricità, del petrolio, del gas, ecc. sta ora costringendo le aziende a ripensare in direzione di una maggiore trasparenza. Solo quando sarò in grado di identificare quale componente del mio prodotto consuma più energia, potrò ottimizzarlo in tal senso. Questo vale anche per cose apparentemente poco significative, come l’imballaggio in plastica del prodotto finito“.
Un audit energetico così sistematico, con un’analisi precisa dei dati raccolti, offre alle aziende una visione ancora più approfondita dell’intera catena del valore. La valutazione di tutte le informazioni rilevanti costituisce quindi la base per una produzione ottimizzata dal punto di vista energetico. Rispetto allo stato attuale, ciò potrebbe dimezzare i costi energetici.
Il Digital Twin al posto di file Excel
In passato, una semplice tabella Excel era sufficiente per una ripartizione approssimativa dei costi, ma ciò non consentiva un’analisi precisa.
“Per scoprire in modo trasparente tutti i fattori di costo, le aziende devono iniziare a registrare, misurare e analizzare anche i dati energetici. Su questa base, le aziende possono creare un Digital Twin o aggiornare quello esistente per includere i dati sul consumo energetico. Questo apre nuove possibilità: le aziende hanno a disposizione una fotografia istantanea del prodotto con un elenco di tutte le singole parti e dei costi energetici associati. Possono anche utilizzare questi dati nella ricerca e sviluppo, ad esempio per iniziare ad effettuare delle ottimizzazioni già nella fase di progettazione“, afferma Luigi Salerno.
La giusta tecnologia aiuta a tenere sotto controllo i costi energetici
Le aziende raccolgono già molti dei dati necessari a questo scopo. Ora queste informazioni devono essere collegate in modo che abbiano un significato. In vista della pressione competitiva internazionale, è necessario procedere con una rapida implementazione. Indipendentemente dall’evoluzione della situazione geopolitica, i prezzi dell’energia non torneranno ai vecchi livelli. Per questo motivo l’industria manifatturiera deve adattare la propria produzione tempestivamente, affidandosi a soluzioni software stabili e rapidamente configurabili.
Questo approccio aiuterà le aziende a diventare climaticamente neutrali, riducendo al contempo in modo massiccio i costi. Dopotutto, la crisi energetica è attualmente il più grande ostacolo per le aziende sulla strada della sostenibilità, come dimostra l’indagine Aras “La transizione delle aziende europee“.