Nel corso del 2023 abbiamo assistito a una market share delle auto full electric inferiore a quella dei furgoni elettrici (3,9% vs 4%), nonostante le criticità di accesso e le limitazioni degli strumenti di supporto alla domanda per quest’ultimo tipo di veicoli. Di fronte a un dato simile e ad un andamento del mercato auto italiano così diverso da quello dei Paesi nostri competitor in Europa – dove la market share dell’elettrico viaggia intorno al 15% – è indispensabile aprire una riflessione seria e condivisa sulla modifica degli attuali strumenti incentivanti, che evidentemente non sono in grado di supportare il mercato delle auto elettriche come avviene negli altri grandi Paesi europei.
A questa situazione, viene incontro la recente offerta di Consip a favore di una mobilità sostenibile nelle amministrazioni pubbliche, che si arricchiscono con l’attivazione di un nuovo contratto di 450 auto elettriche di diverse tipologie: vetture medie, veicoli multifunzione per il trasporto di merci e persone, e furgoni. Le amministrazioni possono acquisire i mezzi anche utilizzando i fondi del PNRR, per progetti di investimento che prevedano l’utilizzo di veicoli ad alimentazione elettrica.
Le nuove auto si aggiungono alle oltre 300 “city car” Jeep Avenger elettriche ancora a disposizione nell’ambito dell’Accordo Quadro “Veicoli 2” e fanno parte di una più ampia gamma Consip di veicoli a basso impatto ambientale. Su un totale di 24mila veicoli oggetto delle iniziative attualmente attive nel settore “automotive”, l’88% (circa 21mila) sono “sostenibili”.
Nell’orizzonte “automotive” le iniziative Consip rappresentano una soluzione immediata per consentire alle amministrazioni pubbliche di essere in linea con i nuovi Criteri Ambientali Minimi in materia di acquisto di veicoli, che in linea con la direttiva europea che promuove il mercato di veicoli adibiti al trasporto su strada, puliti e a basso consumo energetico.