Sviluppo di sistemi Agrivoltaici di natura sperimentale. Un’iniziativa non soltanto coraggiosa ed all’avanguardia ma anche sostenuta e sostenibile nel tempo. Conviene aderire alla misura “Sviluppo agrivoltaico“ appartenente alla Missione 2 (Rivoluzione verde e Transizione ecologica) Componente 2 (Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile) investimento 1.1. del PNRR.
Non soltanto per la realizzazione di un obiettivo green quale la realizzazione di sistemi agrivoltaici di natura sperimentale. È stata prevista, difatti, una tariffa incentivante in conto esercizio sull’energia netta immessa in rete. Nonché un contributo in conto capitale a valere sulle risorse PNRR fino al 40% dei costi ammissibili.
Beneficiari saranno gli imprenditori agricoli ma anche le aggregazioni o associazioni temporanee di imprese che comprendano almeno un imprenditore agricolo.
Avverrà l’iscrizione in appositi registri o la partecipazione ad aste. La selezione avverrà entro il 31.12.2024. Sarà possibile comunicare l’entrata in esercizio (entro il 30.06.2026) e richiedere il riconoscimento degli incentivi solo per gli impianti risultati in posizione utile nelle graduatorie redatte dal GSE.
Agrivoltaico protagonista della transizione ecologica
Le richieste pervenute nell’asta, riservate a impianti di qualsiasi potenza realizzati da imprenditori agricoli e aggregazioni di cui faccia parte almeno un operatore agricolo, per tutte le potenze a partire da un kilowatt hanno ampiamente saturato il contingente di potenza disponibile (circa 1554 su 740 megawatt previsti). Mentre hanno quasi raggiunto il limite del contingente quelle pervenute nei registri (229 su 300) relative ad impianti da uno fino a mille kilowatt nella titolarità di operatori agricoli o loro aggregazioni.
“Un risultato molto incoraggiante – spiega il Ministro Gilberto Pichetto – che conferma l’ottimale definizione della misura prevista dal PNRR ma che certifica soprattutto la matura attenzione del mondo agricolo verso soluzioni che facciano coesistere produzione di qualità e nuove soluzioni energetiche rinnovabili“.
L’obiettivo è quello di realizzare, entro il 30 giugno 2026, sistemi agrivoltaici di natura sperimentale in coerenza con le misure di sostegno agli investimenti previsti dal PNRR, per una potenza complessiva pari ad almeno 1,04 GW ed una produzione indicativa di almeno 1.300 GWh/anno.
Le procedure per l’accesso
L’accesso agli incentivi per gli impianti agrivoltaici avviene attraverso la partecipazione a procedure pubbliche, distinte in registri ed aste, bandite dal GSE nel corso del 2024. Vengono messi a disposizione, periodicamente, contingenti di potenza, eventualmente incrementati dalle quote di risorse e contingenti non assegnati nelle procedure precedenti. Le procedure si svolgono in forma telematica, nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità, tutela della concorrenza e secondo modalità non discriminatorie.
Ciascuna procedura prevede un periodo di apertura dei bandi di sessanta giorni, nel quale i proponenti possono presentare domanda di accesso agli incentivi. Le graduatorie sono pubblicate entro i novantanta giorni successivi alla chiusura di ogni singola procedura.
Il GSE erogherà gli incentivi per un periodo pari a venti anni, corrispondente alla vita utile e convenzionale degli impianti, considerato al netto di eventuali fermate derivanti da cause di forza maggiore ovvero da fermate effettuate per la realizzazione di interventi di ammodernamento e potenziamento non incentivati.
Uno sguardo lungimirante, dunque, che va ben oltre la data del 30 giugno 2026, e che configura la costruzione di sistemi ibridi agricoltura -produzione energetica volta non soltanto alla sostenibilità ambientale, ma anche economica delle aziende.
Maria Chiara Di Carlo
Per chiarimenti relativi ai bandi di sviluppo di Sistemi Agrivoltaici di natura sperimentale sarà possibile rivolgersi a studio.lavecchia@gmail.com