È entrato in vigore domenica 10 dicembre 2023 il Decreto Legge 9 dicembre 2023 n.181. Reca disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle imprese a forte consumo di energia. Particolare attenzione è poi rivolta alla ricostruzione dei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023.
È stata dunque ritenuta di straordinaria necessità ed urgenza l’introduzione di misure per ridurre la dipendenza energetica e per promuovere la decarbonizzazione. Si punta sull’introduzione di misure strutturali e di semplificazione in materia energetica per la sicurezza e lo sviluppo dell’energia rinnovabile.
Protagonisti in prima linea il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero delle imprese e del Made in Italy, il Ministero dell’Economia e delle finanze. Non avrebbero potuto mancare il Ministero per gli Affari Europei, il Sud, le politiche di coesione e per il PNRR.
Sicurezza energetica: vince l’autoproduzione
In particolar modo, l’art 1. Del Decreto Legge prevede misure per promuovere l’autoproduzione di energia rinnovabile nei settori energivori a rischio delocalizzazione attraverso la cessione dell’energia rinnovabile a prezzi equi ai clienti finali energivori.
L’esigenza è quella di promuovere e accelerare gli investimenti in autoproduzione di energia rinnovabile nei settori a forte consumo di energia elettrica in conformità al PNIEC (Piano Nazionale integrato per l’energia e il clima) fino al 31 dicembre 2030. È attribuita preferenza ai progetti di impianti fotovoltaici o eolici volti a soddisfare il fabbisogno energetico di soggetti iscritti nell’elenco delle imprese a forte consumo di energia elettrici. Tale elenco è istituito presso la Cassa per i servizi energetici ed ambientali (CSEA). Entro sessanta giorni dal 10 dicembre 2023 Il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica definisce un meccanismo per lo sviluppo di nuova capacità di generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili da parte delle imprese iscritte in tale elenco.
La nuova capacità di generazione può essere realizzata attraverso aggregazione o da soggetti terzi con cui le imprese sottoscrivano contratti di approvvigionamento a termine per l’energia rinnovabile. Ciò per una potenza complessiva pari ad almeno il doppio di quella oggetto di restituzione.
La nuova capacità di generazione può essere realizzata mediante:
- Nuovi impianti fotovoltaici, eolici ed idroelettrici di potenza minima pari a 1 MW;
- Impianti fotovoltaici, eolici e idroelettrici oggetto di potenziamento ovvero di rifacimento che consentano un incremento di potenza pari ad almeno 1MW.
L’entrata in esercizio degli impianti o degli interventi dovrà avvenire entro quaranta mesi dalla stipula del contratto ma anche nelle more le imprese avranno facoltà di richiedere al GSE l’anticipazione di una quota parte delle quantità di energia elettrica rinnovabile e delle relative garanzie di origine. La quantità di energia elettrica rinnovabile resa disponibile sarà pari all’energia nella disponibilità del GSE e derivante da impianti a fonti rinnovabili.
Per ogni singola impresa la quantità di energia elettrica rinnovabile oggetto di richiesta di anticipazione non potrà essere superiore, su base annua, ai consumi medi annui rilevanti ai fini dell’iscrizione nell’elenco.
Le imprese inoltre presenteranno idonea garanzia a copertura dei rischi per il mancato adempimento delle obbligazioni assunte. Tuttavia, a copertura del premio della garanzia potrà essere riconosciuto un contributo di valore complessivo non superiore a 100 milioni di euro e non superiore ad 1 milione di euro per ciascuna impresa, nel rispetto della disciplina dell’Unione Europea in materia di aiuti di Stato.
Importanti opportunità quindi si stagliano per le imprese a forte consumo di energia che vogliano essere anche green, ossia che puntino all’obiettivo della decarbonizzazione. E per l’autoproduzione di energia rinnovabile attraverso progetti di impianti, con valutazione dei consumi medi annui relativamente alla richiesta di anticipazione (nonché per ottenere i contributi) efficace sarà la sinergia tra competenze in ambito tecnico e competenze in ambito economico di esperti professionisti.
Maria Chiara Di Carlo
Per approfondimenti di tipo tecnico o di carattere economico sarà possibile rivolgersi a studio.lavecchia@gmail.com.