Con il passare degli anni è maturata una maggiore consapevolezza dell’importanza del tema ambientale. Da anni, infatti, il Governo eroga dei bonus in favore di chi ha intenzione di riqualificare la propria abitazione al fine di renderla ecocompatibile o comunque più sostenibile dal punto di vista ambientale.
La legge di Bilancio ha prorogato gli incentivi per la casa per tutto il periodo del 2024, senza modifiche sostanziali rispetto agli incentivi previsti nel 2023. La riqualificazione energetica avviene attraverso interventi strutturali sugli edifici finalizzati a migliorare l’efficienza energetica degli immobili, ad esempio attraverso l’installazione di pompe di calore, oppure di elettrodomestici di classe non inferiore a A, sistemazione di aree verdi ed aree scoperte private e molto altro ancora.
Conto termico 2024
Il Conto Termico 2.0, disciplinato dal Decreto Ministeriale del 16 febbraio 2016, rappresenta un incentivo governativo gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Elettrici) volto a promuovere interventi mirati alla riduzione dei consumi energetici e alla sostenibilità ambientale negli edifici esistenti.
Questo programma sostiene due principali categorie di interventi: l’incremento dell’efficienza energetica degli edifici esistenti e la produzione di energia da sistemi altamente efficienti e fonti rinnovabili.
Gli incentivi destinati agli interventi della prima categoria sono riservati solo alle P.A., mentre privati ed imprese possono accedere alle agevolazioni fiscali previste per gli interventi della seconda categoria. Nello specifico, rientrano in questo gruppo la sostituzione degli impianti di climatizzazione esistenti con l’installazione di pompe di calore; l’installazione di collettori solari termici; la sostituzione degli scaldaacqua elettrici con scaldaacqua a pompe di calore, ecc.
I costi massimi detraibili si basano sulla producibilità stimata dell’intervento, fino a un massimo del 65%.
Ecobonus 50% – 65%
Il bonus riqualificazione energetica è un incentivo fiscale che permette di ottenere una detrazione dall’Irpef o dall’Ires, al 50% o al 65%, per interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica negli edifici esistenti (ma non vale per quelli ancora in costruzione).
La detrazione al 50% si applica alla sostituzione degli impianti di riscaldamento con caldaie a condensazione di classe A; all’installazione di impianti di riscaldamento a biomassa, all’adozione di finestre con infissi e schermature solari. Inoltre, si beneficia di questa percentuale di detrazione anche per la sostituzione o l’installazione di impianti di riscaldamento alimentati da biomasse con un rendimento minimo dell’85%.
Invece, gli interventi detraibili al 65% riguardano la nuova installazione di caldaie a condensazione con sistemi di termoregolazione evoluti; la sostituzione degli impianti di riscaldamento con pompe di calore; la nuova installazione o la sostituzione dei collettori solari; gli interventi di coibentazione dell’involucro opaco, ecc.
I beneficiari del bonus hanno la possibilità di scegliere tra diverse modalità di utilizzo dello stesso: la detrazione delle spese in dieci rate annuali uguali, la cessione del credito d’imposta a terzi, oppure lo sconto diretto in fattura.
Per quanto concerne i requisiti, invece, l’agevolazione è estesa a tutti i contribuenti, residenti in Italia e non, persone fisiche o giuridiche, che siano in possesso, a qualsiasi titolo, dell’immobile su cui si ha intenzione di intervenire. Hanno altresì accesso all’agevolazione in esame anche i condomini per gli interventi sulle parti in comune del condominio, i titolari di un diritto reale di godimento e coloro i quali detengono il bene immobile in comodato.