Giovedì 11 luglio si terrà il convegno «La filiera italiana dell’Automotive tra transizione ecologica e competitività» che Federmeccanica e ANFIA, hanno organizzato presso la Fondazione Cuoa ad Altavilla Vicentina. L’evento è patrocinato da Confindustria Veneto.
Il convegno, che avrà inizio alle 10.30, sarà l’occasione per discutere delle recenti evoluzioni nel settore Automotive, con particolare attenzione alle tecnologie emergenti, alla sostenibilità ambientale e alle strategie per affrontare le sfide future e i principali competitor, partendo da due importanti studi fatti dalle due Associazioni.
Programma “tra transizione ecologica e competitività”
10.00 Accredito
10.30 Saluti istituzionali
- Luca Zaia, Presidente Regione Veneto,
- Enrico Carraro, Presidente Confindustria Veneto
10.40 Presentazione studio “Piano per la competitività del settore automotive italiano” a cura
di ANFIA e AlixPartners
- Fabrizio Mercurio, Director Automotive and Industrial Goods Team – AlixPartners
11.00 Presentazione studio “L’automotive verso la sostenibilità ambientale”
- Corrado La Forgia, Vice Presidente Federmeccanica – General Manager VHIT-WEIFU
- Luca Beltrametti, Università di Genova
11.20 Tavola rotonda tra transizione e competitività
- Roberto Vavassori, Presidente ANFIA – Chief Public Affairs Officer & Board Member Brembo,
- Federico Visentin, Presidente Federmeccanica – Presidente & CEO Mevis,
- Marco Stella, Presidente Gruppo Componenti ANFIA – CEO DTS Group
12.30 Chiusura lavori
Le priorità dell’industria italiana della mobilità per la prossima legislatura europea
Essendo la transizione della filiera automotive e la decarbonizzazione di mobilità e trasporti al centro dei dibattiti in tutti gli Stati Membri dell’Unione, in vista delle prossime elezioni europee, pubblichiamo il Manifesto di ANFIA volto ad evidenziare le priorità e le richieste delle imprese italiane per la prossima legislatura.
Gli ambiziosi obiettivi approvati nella scorsa legislatura e l’assenza di un piano strategico europeo di riconversione industriale stanno mettendo a rischio la storica capacità delle imprese automotive italiane – in particolare quelle della componentistica – di competere a livello globale, trovandosi a dover affrontare la transizione ecologica in un contesto di altissima competizione globale, in cui, però, le imprese asiatiche ed americane possono contare su politiche industriali e commerciali di grande supporto e regole assai meno stringenti.
Per poter attraversare e traguardare la più grande rivoluzione tecnologica della storia, volta alla decarbonizzazione dei processi produttivi, alla progressiva elettrificazione dei veicoli ed alla diffusione di vettori energetici a bassa o nulla impronta carbonica, i prossimi 5 anni saranno cruciali per la tenuta competitiva di un settore che in Italia rappresenta il 5,6% del PIL, fattura oltre 100 miliardi di Euro e che, tra i principali Costruttori e componentisti, occupa oltre 230.000 addetti.