Ultimamente si sta tanto parlando di “idrogeno”, delle sue potenzialità, dell’evoluzione della filiera di produzione, della creazione di una rete infrastrutturale per il trasporto e la distribuzione. Proprio questi temi saranno al centro della prima edizione della Conferenza Nazionale sull’Idrogeno e gli eFuels. L’UE con la European Sustainable and Smart Mobility Strategy, firmata a dicembre 2020, punta alla decarbonizzazione dell’intero settore. La Commissione Europea inserisce l’idrogeno come una delle soluzioni per perseguire questa strada, sulla base del parere degli esperti che hanno inserito “L’idrogeno nei trasporti” in cima alla lista dei temi caldi. L’elemento più semplice viene utilizzato sia da solo nelle fuel cells sia nella sintesi dei combustibili carbon free e carbon neutral: gli eFuels che saranno la chiave per il trasporto aereo ad alte prestazioni e per quello marittimo a lungo raggio (ammoniaca e metanolo). L’idrogeno è anche fondamentale per la produzione dei combustibili carbon-neutral bio-based di seconda generazione, come l’HVO (olio vegetale idrotrattato), ricavati da materie prime non-alimentari, che consentiranno di ridurre l’impatto-serra del parco veicolare a combustione interna esistente nel 2035, quando in Europa dovrebbe cessarne la vendita (salvo ripensamenti).
Perché l’idrogeno è così importante?
L’idrogeno da fonti carbon free è anche fondamentale per la decarbonizzazione dell’industria pesante, come la siderurgia, la chimica dei fertilizzanti e tutti i processi ad elevato assorbimento termico. Per questo è fondamentale che in tempi brevi si mettano a punto tecnologie per la produzione di idrogeno che siano competitivi con quelle attuali basate principalmente sullo steam reforming del gas naturale. La creazione delle cosiddette Hydrogen Valley, previste a livello europeo e ampiamente finanziate in ambito PNRR, punta proprio a costituire un’infrastruttura di produzione di idrogeno con finalità industriali. La maggior parte dei progetti, che in Italia vengono assegnati con bandi regionali, si basa sull’utilizzo di fonti rinnovabili, per la gran parte fotovoltaico, ma per riuscire a produrre tutto l’idrogeno che servirà per la decarbonizzazione sarà necessario ricorrere a tutti gli strumenti tecnologici, dalla decomposizione termica da varie fonti alla purificazione del syngas da scarti e rifiuti, fino alla cattura della CO2 in uscita dagli impianti di reforming a biogas.
Gli esperti che interverranno alla conferenza
Nulla come l’idrogeno mostra come la transizione a un sistema energetico carbon-neutral richiede un approccio appunto sistemico, tenendo conto di tutte le parti e le loro interazioni. La Conferenza Nazionale dell’Idrogeno e degli eFuels, in tal senso, intende essere una piattaforma di illustrazione e confronto dei contributi di tutti gli stakeholders, istituzionali, della ricerca e industriali, attraverso la voce di esperti riconosciuti come Marcello Capra, Senior Advisor del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Marcello Baricco, docente all’Università degli Studi di Torino, uno dei decani del settore, Stefania Crotta, Direttore Ambiente, Energia e Territorio della Regione Piemonte, che spiegherà i progetti dell’Hydrogen Valley regionale, Piersandro Trevisan, Development advisor del Cluster Lombardo della Mobilità, Franco Del Manso, Responsabile Ufficio Rapporti Internazionali Ambientali e Tecnici di Unem, che illustrerà l’impianto pilota di produzione di eFuels in Italia, cui si aggiungeranno i rappresentanti delle aziende impegnate.
Next Generation Mobility 2023 è una manifestazione patrocinata dal Comune di Torino, dalla Città Metropolitana di Torino e dalla Regione Piemonte.
Sarà possibile seguire l’evento in presenza, nelle sale del Centro Congressi dell’Unione Industriali di Torino, o in live streaming sulle piattaforme social di Next Generation Mobility o sul sito della manifestazione.